Google taglia altri rami secchi. Il colosso di Mountain View prosegue nella sua opera di ottimizzazione delle risorse, già avviata lo scorso anno con la chiusura di dieci progetti (tra i quali anche Aardvark, Sidewiki, Google Desktop). Toccherà questa volta a Picnik e altri.
L’azienda ha illustrato nel dettaglio le sue intenzioni con un intervento sul blog ufficiale, spiegando come si tratti di scelte obbligate, dettate da un bacino di utenti attivi al di sotto delle aspettative o dalla nascita di nuove piattaforme che offrono gli stessi servizi in modo più evoluto.
Rientrano nella prima categoria Social Graph API (cessato supporto dal 20 aprile 2012), pensata per fornire agli sviluppatori Web informazioni relative all’interazione dei navigatori, e Message Continuity Service, dedicato al backup delle caselle email, che verrà del tutto rimpiazzato dalle soluzioni offerte con Google Apps.
Stop anche a Urchin, o meglio al client Urchin Software, realizzato dopo l’acquisizione della società datata 2005 come strumento utile per il monitoraggio delle statistiche relative a un sito Web e alle campagne di marketing. Dal 1 giugno cesserà di esistere anche Needlebase, mentre l’applicazione Google Sky Map per dispositivi Android diventa open source, proseguendo il suo percorso di sviluppo in collaborazione con gli studenti della Carnegie Mellon University di Washington.