Secondo Poiares Maduro, avvocato generale della Corte di Giustizia dell’UE, AdWords non infrange alcune legge europea.
A mettere inizialmente il servizio di advertising made in Mountain View sotto accusa era stato Louis Vuitton, imprenditore francese operante nel mercato dei beni di lusso, a causa dello sfruttamento del proprio brand da parte di terzi, all’interno dei link sponsorizzati che vengono mostrati a fianco delle SERP.
Dopo una prima sentenza risalente allo scorso anno e favorevole a Vuitton, con un versamento previsto di oltre 300.000 euro tra risarcimento e rimborso delle spese legali, Google ricorse in appello nelle aule lussemburghesi dell’Unione Europea, portando così la vicenda agli attuali sviluppi.
Nessuna infrazione delle normative in materia di copyright quindi, stando a quanto sentenziato da Maduro. Su questo si baseranno i giudici per emettere il verdetto finale.
Sebbene la minaccia per Google sembra potersi risolvere nel migliore dei modi, l’avvocato ha comunque ricordato che bigG verrebbe comunque ritenuta responsabile qualora gli inserzionisti utilizzassero keyword appartenenti a terzi, collegandole a pagine dal contenuto illegale.