Il mese di ottobre si è concluso nel migliore dei modi per Google e il suo motore di ricerca. L’azienda di Mountain View ha registrato lo scorso mese il suo più grande avanzamento nel mercato delle ricerche online statunitense, consolidando così la propria posizione di predominio sui numerosi concorrenti del settore. Google è passata dal 57% dello scorso settembre al 58,5% di ottobre, guadagnando quasi due punti percentuali nel mercato americano legato alle ricerche sul Web.
Alle spalle del colosso di Mountain View, restano pressoché invariate le posizioni della concorrenza. L’eterno rivale Yahoo registra una lieve flessione nei volumi di visita, passando dal 23,7% di settembre ai 22,9 punti percentuali di ottobre. Al terzo posto nella classifica dei motori di ricerca maggiormente utilizzati si collocano i siti Microsoft, con una percentuale di mercato pari al 9,7% in flessione rispetto ai 10,3 punti percentuali di settembre. Seguono Ask Network con il 4,7% e AOL con il 4,2% delle ricerche sul mercato statunitense.
La diffusione dei dati relativi a ottobre ha avuto alcune ripercussioni in borsa. I titoli azionari di Google hanno guadagnato 2,8 punti percentuali concludendo la loro corsa a 666,51 dollari. Yahoo! ha invece perso il 3,1% portandosi a 25,87 dollari; in flessione anche Microsoft che ha concluso a 34,39% con una perdita di circa mezzo punto percentuale. Il trend di crescita di Google resta comunque ancora molto lontano dalle recenti previsioni di Credit Suisse, che ha ipotizzato il possibile raggiungimento di 900 dollari per il titolo di Mountain View. Secondo l’istituto di credito, Google rivestirebbe un ruolo ormai dominante nel mercato delle ricerche online, tanto da avere instaturato un vero e proprio monopolio naturale. Come il gestore di una rete ferroviaria o della distribuzione elettrica, “big G” avrebbe ormai superato la soglia critica oltre la quale un unico operatore riesce a lavorare in maniera efficiente anche se in assenza di concorrenza. Secondo Credit Suisse, le scelte dei consumatori porteranno Google a detenere progressivamente l’intero controllo sul settore delle ricerche online, senza concedere alcuno spazio alle possibili rimonte dei principali competitor come Yahoo! e Microsoft.
La visione dell’istituto di credito svizzero ha sicuramente giovato alle brillanti prestazioni del titolo azionario in borsa in questi giorni, ma ha anche sollevato numerose perplessità sull’attendibilità di una previsione che vedrebbe Google detentore di un monopolio. Secondo molti osservatori, la previsione di Credit Suisse è al momento irrealistica e basata su dati talmente aleatori da non poter essere presa seriamente in considerazione. Per i detrattori, l’istituto di credito svizzero avrebbe focalizzato eccessivamente la propria attenzione sul crescente trend di Google nel settore delle ricerche online, trascurando le numerose attività collaterali e non sempre Web oriented promosse da Mountain View.