Le azioni di Google riflettono il momento d’oro del gruppo: ogni dubbio susseguito all’operazione YouTube sembra dimenticato e lo stock vola a Wall Street dove mai era stato finora: 484.84 dollari la quotazione massima toccata in giornata, 10 dollari oltre il precedente record risalente ad inizio anno. Il titolo non ha smesso di crescere fino a fine seduta, chiudendo in attivo anche il mercato after-hour.
Nessun elemento particolare ha spinto il titolo al +4.59% odierno (+21.11 dollari per ogni singola azione in una sola seduta). Semplicemente lo stock è tra i più ambiti sulla piazza, il gruppo ispira ancora la fiducia degli analisti ed il futuro dell’azienda non sembra lasciar dubbi. Il limite toccato in giornata è però importante in quanto rappresenta l’ultima resistenza prima del crollo che portò le azioni tra Gennaio e Marzo 2006 a sgonfiarsi da 475 a 331 dollari in circa 2 mesi. Ad oggi nessun elemento lascia presagire un nuovo simile declino, ma la presa di posizione di qualche investitore potrebbe comunque calmierare uno stock gonfiatosi con eccessiva rapidità.
In giornata salgono tutti i big del settore ICT con particolare fortuna per eBay, tornato a respirare aria d’ottimismo e volato oltre quota 31 dollari con una crescita del 4.10% che riporta quantomeno il sereno nel gruppo dopo un declino in borsa continuo che dai 46 dollari di inizio anno ha portato il titolo fino ai 23 dollari di inizio Agosto. Cresce ancora Microsoft, sia pur di pochi punti percentuali dopo un’apertura in terreno negativo, ed Apple si consolida ad 81.46$ dopo l’exploit della scorsa settimana.
La storia del titolo Google dopo l’approdo in borsa è fatto perlopiù di grandi successi. Chi avesse acquistato il titolo ai primi giorni di quotazione (80 dollari circa il valore iniziale) si troverebbe oggi in tasca qualcosa come il +600% di rendimento (dividendi esclusi). Per la concorrenza non sembrano esserci al momento grosse possibilità di rivalsa nei confronti del motore di ricerca e ciò avvalora il trend rialzista sul titolo. Le uniche voci contrarie ipotizzano operazioni al momento prive di basi quali un “merge” tra eBay e Yahoo o l’acquisizione in toto dello stesso Yahoo da parte di Microsoft: fantafinanza che trova linfa in una crescita che nell’irrealtà dell’innarrestabile raggiunge il proprio unico concreto limite attuale.