Durante la prima giornata del Google I/O in corso a San Francisco, l’azienda di Mountain View ha riservato un annuncio importante anche ai produttori di smartphone e tablet basati sul sistema operativo più diffuso nel mercato mobile. Android Platform Developers Kit (PDK) è il nome del kit di sviluppo che, nelle intenzioni di Google, dovrebbe porre fine all’annosa questione della frammentazione.
Gli sviluppatori hanno a disposizione il Software Development Kit (SDK) per realizzate le applicazioni compatibili con le diverse versioni di Android. Purtroppo i produttori non hanno la possibilità di testare in tempo l’ultima release del sistema operativo con i propri dispositivi. Per questo motivo, vengono ancora immessi sul mercato nuovi smartphone basati su Android 2.3.3 Gingerbread, distribuito da Google a febbraio 2011. Ciò vale sopratutto per i modelli più economici, sui quali il produttore investe meno risorse, a differenza dei terminali di fascia alta che integrano la versione più recente Android 4.x.
Google ha dichiarato che il Platform Developers Kit verrà inviato ai partner OEM due o tre mesi prima del rilascio della nuova release di Android. In questo modo, i produttori dovrebbero avere il tempo per effettuare sui loro dispositivi tutti i test necessari prima del lancio sul mercato. Almeno per quanto riguarda Android 4.1 Jelly Bean, però, questa finestra temporale sarà limitata a meno di un mese.
Secondo le statistiche pubblicate sulla Dashboard degli sviluppatori, la versione di Android più diffusa è Gingerbread (65%), nonostante Ice Cream Sandwich (Android 4.0) sia stata rilasciata ad ottobre 2011. Solo il 7% dei dispositivi in commercio usa l’ultima release, superata anche da Android 2.2 Froyo (19%).
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