«Crediamo che debba essere più semplice per gli utenti trovare web application e per gli sviluppatori trovare ampie audience. Ecco perchè oggi al Google I/O annunciamo Chrome Web Store, un marketplace aperto per applicazioni web». L’annuncio durante l’evento, i dettagli sul blog e sul sito ufficiale: «gli utenti Google Chrome che trovano applicazioni nello store potranno crearne una semplice scorciatoia su Chrome per un accesso semplificato. Inoltre gli sviluppatori potranno facilmente vendere le proprie app attraverso lo store usando un sicuro e conveniente sistema di pagamento».
Ma lo store non è strettamente dedicato al browser di Mountain View. Come espressamente indicato, il Chrome Store conterrà applicazioni sviluppate esattamente secondo gli standard del Web e per questo motivo «possono essere usate da chiunque usi un browser moderno che supporta queste tecnologie». Chrome non intende dunque creare un walled garden delle applicazioni, ma piuttosto creare un riferimento che funga da stimolo per gli sviluppatori (i quali possono trarre lucro dalla propria attività), da guida per gli utenti e da punto di raccolta per arricchire il browser di proprietà e la filosofia che promuove da protagonista (con ormai 70 milioni di utenti attivi contro i 30 registrati 12 mesi fa).
Chrome Web Store non è ancora stato aperto, ma lo sarà entro l’anno: Google non offre datazioni specifiche in proposito. Al momento per gli sviluppatori sono disponibili le prime documentazioni ed un gruppo di discussione dedicato.
Contestualmente all’annuncio del Chrome Store, Google ha lanciato altresì “Google Storage for Developers“, un programma dedicato agli sviluppatori per portare online il proprio codice depositandolo nel “cloud” attraverso i server Google. L’offerta prevede 100GB di spazio e 300GB di traffico mensile a titolo gratuito: spazio o traffico eccedente saranno pagati secondo un prezzario già definito e pensato per sfidare da vicino l’omologa offerta Amazon (per le eccedenze Google prevede 0.10 dollari/gigabyte in upload, 0.15 dollari/gigabyte per America ed EMEA in download).