«Google annuncia oggi in tutto il mondo Google Apps Premier, la nuova versione dei servizi web di Google per la comunicazione e la collaborazione indirizzati ad aziende di qualsiasi dimensione. La suite Google Apps Premier viene offerta a 40 euro per utente l’anno e comprende supporto telefonico, disponibilità di 10 GB di capacità storage e un nuovo insieme di funzionalità per l’amministrazione e l’integrazione con le altre applicazioni aziendali»: l’annuncio era nell’aria e da oggi il progetto è realtà.
Google Apps Premier è la versione a pagamento di Google Apps Standard e Google Apps Education (i quali rimangono in distribuzione gratuita) e la suite annovera servizi quali Gmail, Google Calendar, Google Talk, Google Documenti e Fogli di Lavoro, Google Start Page, Gmail per cellulari. Soprattutto, Google Apps Premier promette:
- 10 GB di spazio storage a disposizione di ogni utente: «equivalgono a circa 100 volte la capacità di archiviazione della tipica mailbox aziendale. Ciò significa, ad esempio, non dover più cancellare periodicamente le vecchie email per liberare spazio»
- Disattivazione degli annunci pubblicitari: «gli annunci pubblicitari vengono disattivati di default. Le aziende che desiderano ricevere annunci mirati all’interno dell’ambiente Gmail possono però attivarli»
Nel suo annuncio Google fa particolare affidamento alla leva del prezzo (40 euro in Italia, 50 dollari negli Stati Uniti): «il costo è estremamente contenuto se si pensa che per utilizzare Google Apps non è necessario installare alcun software sui server e sui client aziendali, nè aggiungere e manutenere hardware di storage, perchè tutto viene gestito sui server di Google e acceduto via browser dagli utenti da qualsiasi parte del mondo ove esista una connessione Internet».
Inevitabilmente Google Apps Premier viene immediatamente affiancato all’offerta Microsoft, il cui dominio sul settore con la suite Office non sembra comunque ancora intaccabile. La dimensione “live”, però, desta sicuro interesse e Microsoft già si è mossa per contrastare le ambizioni di Google con un’offerta “software as a service” parallela.