Google ha annunciato la disponibilità di ARCore sul recente Xiaomi Mi MIX 2S, disponibile anche in Italia da pochi giorni. La piattaforma per la realtà aumentata, introdotta a febbraio e aggiornata in occasione della conferenza Google I/O 2018, arriva quindi per la prima volta su uno smartphone venduto in Cina.
I servizi dell’azienda di Mountain View sono bloccati dal governo locale, quindi sui dispositivi venduti non è installato il Google Play Store. Ma quest’ultimo è un componente essenziale per ARCore, in quanto è necessario per scaricare i componenti AR e le app di terze parti. Google ha quindi sottoscritto una partnership con Xiaomi che prevede l’accesso alla tecnologia tramite lo Xiaomi App Store presente appunto sul Mi MIX 2S. Le app funzionano senza cloud, per cui un’eventuale censura cinese non ha nessun effetto.
Starting today, #ARCore apps are available on Mix 2S devices from the Xiaomi App Store in China. More partners coming soon → https://t.co/16QoOTgqve pic.twitter.com/lT4TYXrzwF
— Google AR & VR (@GoogleARVR) May 28, 2018
La stessa soluzione è stata adottata per portare Wear OS in Cina. L’accesso alla piattaforma dedicata agli smartwatch avviene tramite gli store di Mobvoi o Huawei. Google non può rinunciare ad un mercato così importante, quindi deve firmare accordi commerciali con aziende locali.
Al recente Google I/O è stata annunciata la versione 1.2 di ARCore. Tra le novità più importanti ci sono Cloud Anchors (condivisione delle esperienze AR tra più persone), Vertical Plane Detection (posizionamento degli oggetti sulle superfici) e Augmented Images (immagini animate). Per utilizzare le app in realtà aumentata occorre uno smartphone compatibile con almeno Android 7.0 Nougat.