Il Web, almeno come lo conosciamo oggi, non potrebbe esistere se privato del complesso e articolato business dell’advertising online, primaria fonte di nutrimento per le aziende che si occupano della fornitura di servizi in Rete. Dall’editoria ai social network, piccole e grandi realtà traggono il capitale necessario al loro sostentamento dai proventi delle inserzioni pubblicitarie.
Chi ne ha fatto il proprio impero è, neanche a dirlo, Google. L’azienda di Mountain View si appresta a compiere un ulteriore passo in questo ambito, nell’ottica di anticipare le mosse dei più diretti concorrenti, annunciando la futura introduzione delle inserzioni video interattive.
Quale sia l’esatta forma di questo nuovo strumento non è ancora ben chiaro, così come al momento non è possibile ipotizzarne una data nemmeno indicativa per il lancio, ma da una prima analisi risulta quasi scontato l’obiettivo finale di una simile mossa: si tratta di uno step indirizzato a rendere i navigatori al tempo stesso destinatari e protagonisti del messaggio pubblicitario, facendo sì che un banner non sia più esclusivamente una porzione di pagina fonte di distrazioni, spesso volutamente ignorata durante la consultazione dei contenuti, ma rappresenti una possibilità di interazione, magari in tempo reale e che consenta di esprimere la propria opinione su prodotti e servizi. Insomma, il non plus ultra del marketing in piena epoca 2.0.
A parlarne è stato Eric Schmidt, CEO di Google, durante la conferenza Allen & Co. tenuta nei giorni scorsi in California e il cui intervento è stato riportato sulle pagine di WSJ.com. Secondo Schmidt, questo nuovo formato ha tutte le carte in regola per godere di un’ampia diffusione e venire così incontro alle più svariate tipologie di inserzionisti, che spesso si trovano in difficoltà nello scegliere la giusta via per promuovere il proprio business tra una miriade di alternative non sempre adatte alle proprie esigenze.