Google ha reso disponibili una serie di creature preistoriche e artefatti storici in realtà aumentata nella sua app Arts and Culture.
Gli utenti possono quindi dare un’occhiata all’antico crostaceo Cambropachycope direttamente nel soggiorno della propria abitazione, senza dover visitare lo State Darwin Museum di Mosca; oppure osservare da vicino il modulo di comando dell’Apollo 11 o la tuta spaziale indossata da Neil Armstrong.
L’annuncio arriva mentre molti musei in tutto il mondo stanno iniziando ad aprirsi dopo la chiusura imposta dalla pandemia da nuovo coronavirus. Tuttavia, nell’immediato futuro, le misure di sicurezza saranno così rigide che molti musei saranno meno accessibili di prima – per evitare eventuali assembramenti. La realtà aumentata sarà quindi una discreta alternativa, anche se non può garantire il senso di stupore che si prova nel vedere uno scheletro di balena azzurra lungo 25,2 metri che cala dal soffitto del Natural History Museum di Londra.
C’è anche la possibilità di osservare creature preistoriche come l’Aegirocassis e manufatti come una statua pre-Inca che risale al 500 a.C. Dopo aver posizionato l’elemento che si vuole visionare nella propria stanza, lo si può filmare o fotografare utilizzando la fotocamera del telefono.
Oltre alle mostre dei musei, Google ha aggiunto creature in AR ai suoi risultati di ricerca. Da Google I/O 2019, l’azienda ha reso disponibili per la visualizzazione una serie di animali 3D, ampliando di recente la sua offerta con l’inclusione di dinosauri e insetti.