Google Assistant sembra essere il nome con il quale l’assistente vocale di Mountain View giungerà sul mercato. Conosciuta fino a pochi giorni fa come Project Majel, la tecnologia è attualmente in fase di sviluppo presso il team al lavoro sul sistema operativo Android, in modo da fornire agli utenti una valida alternativa a Siri.
Le intenzioni di bigG sembrano decisamente ambiziose, come dimostrano le più recenti indiscrezioni sul progetto trapelate in Rete nel fine settimana. Stando a quanto scritto dalla redazione di TechCrunch, il codice di Assistant sarà open source, così da favorirne l’evoluzione e l’integrazione con le applicazioni grazie alla sempre preziosa collaborazione dei programmatori indipendenti.
Le Azioni Vocali di Android svolgono già oggi un buon lavoro sui dispositivi mobile, ma il successo riscontrato negli ultimi mesi da Apple con Siri ha spinto Google ad accelerare i lavori su Assistant. Tre gli obiettivi che, secondo TechCrunch, si è posto il team di Mountain View: realizzare un sistema in grado di permettere ai computer di interpretare comandi e altre nozioni, dare vita a un’interfaccia inedita per l’interazione forte dell’esperienza acquisita con esperimenti come il pulsante +1 e sviluppare una tecnologia in grado di utilizzare i comandi vocali per eseguire azioni specifiche anziché limitarsi a restituire i risultati di una ricerca.
Difficile, da queste prima indicazioni, dare una connotazione specifica a Majel o Assistant, qualunque sia il nome definitivo della tecnologia in questione. Il suo debutto dovrebbe comunque già essere stato fissato per l’ultimo trimestre dell’anno, quindi nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2012. Che le prime informazioni ufficiali possano essere rilasciate durante l’evento Google I/O di fine giugno?