L’assistente personale dell’azienda di Mountain View è stata annunciato tre anni fa e oggi è disponibile su oltre un miliardo di dispositivi, 30 lingue e 80 paesi. Durante la conferenza Google I/O 2019 sono stati illustrati i miglioramenti che renderanno Google Assistant più veloce e intelligente.
L’assistente digitale sfrutta la potenza dei data center per il riconoscimento vocale. Grazie ai nuovi modelli di comprensione del linguaggio e ai progressi nel campo delle reti neurali, lo spazio occupato sul cloud è diminuito da 100 GB a meno di 500 MB. Ciò significa che tutti i calcoli possono essere eseguiti direttamente sullo smartphone.
L’assistente di prossima generazione sarà in grado di riconoscere la voce e trascrivere il testo in tempo reale con una velocità delle risposte fino a 10 volte superiore, anche senza connessione Internet. Il nuovo Google Assistant sarà disponibile sui Pixel entro fine anno. Non è noto se e quando arriverà su altri dispositivi Android.
L’assistente digitale sarà in grado di comprendere quali persone, luoghi o eventi sono importanti per ogni utente. La nuova funzionalità denominata Personal References consentirà di condividere più facilmente le informazioni. Ad esempio, dopo aver indicato il contatto “Mamma” sarà possibile effettuare una richiesta del tipo “Che tempo fa a casa di mamma questo fine settimana?”. L’utente avrà pieno controllo delle informazioni, quindi aggiungerle, modificarle ed eliminarle.
Altra novità è il Driving Mode. Quando attivato, l’assistente fornirà suggerimenti personalizzati e consentirà di eseguire varie operazioni con i comandi vocali, quindi senza togliere le mani dal volante, ad esempio visualizzare le indicazioni stradali verso un luogo indicato nel calendario, riprendere la riproduzione di un brano dal punto in cui era stata interrotta, rispondere ad una chiamata dal mittente identificato dall’assistente. La funzionalità sarà disponibile in estate su tutti gli smartphone Android con Google Assistant.