Il CES 2019 si è trasformato per Google in un vero e proprio campo di battaglia dove dimostrare la propria strapotenza rispetto al rivale Alexa di Amazon. Nello specifico, bigG ha fatto sapere che quando uno smartphone Android è bloccato potrà comunque essere attivato Google Assistant, ad esempio, per effettuare alcuni check-in sui voli prenotati.
Una soluzione molto interessante, soprattutto per situazioni in cui è impossibile sbloccare il telefono, come ad esempio quando ci si trova alla guida dell’auto. Infatti con la schermata di blocco attiva è possibile anche rispondere ai messaggi con la propria voce, trovare appunti, impostare o disattivare la sveglia, cercare ristoranti nelle vicinanze o programmare un timer.
Per questioni di sicurezza, Assistente Google risponderà solamente alla voce del proprietario dello smartphone grazie alla tecnologia di riconoscimento vocale Voice Match. Questa nuova feature, annunciata per la prima volta da Google in occasione dell’evento hardware del 9 ottobre, è stata inizialmente pensata per gli smartphone Google Pixel, sui quali è già disponibile. Per poterla utilizzare va però attivata dal menu impostazioni, in quanto – sempre per ragioni di sicurezza – di default è disattivata.
L’aggiornamento sarà disponibile per smartphone Android nelle prossime settimane, ma al momento non è chiaro quali saranno i modelli compatibili.
Ieri, sempre in occasione del CES 2019, il colosso di Mountain View ha anche snocciolato alcuni numeri su Assistente Google, facendo sapere che la voce amica di bigG entro fine gennaio raggiungerà 1 miliardo di dispositivi in tutto il mondo. Di questi la maggior parte sono smartphone, ma la fetta di altri device come speaker intelligenti e altri dispositivi domestici seppur piccola è significativa e in costante crescita. Google ha colto inoltre l’occasione dell’apertura della fiera, ieri 8 gennaio, per evidenziare il fatto che il suo assistente ora funziona in 30 lingue ed è disponibile in 80 paesi.