Il team Google ATAP (Advanced Technology and Projects) rappresenta una fucina di sviluppo e innovazione, una squadra dall’elevato potenziale che ha finora dato vita a progetti come lo smartphone modulare ARA e i dispositivi Tango impiegati per ricostruire in digitale gli ambienti 3D realmente esistenti. Sotto la guida di Regina Dugan (ex DARPA), il personale è costantemente impegnato nel trovare e sviluppare idee sperimentali.
Mantenere all’opera una squadra di questo tipo rappresenta ovviamente un costo per il gruppo di Mountain View, poiché i dipendenti fissi sono circa un centinaio, mentre il numero dei collaboratori esterni sfiora il migliaio di unità. Per questo motivo il motore di ricerca ha deciso di imporre un limite temporale entro il quale ogni progetto deve arrivare ad essere maturo, per proseguire la sua incubazione all’interno di bigG oppure per essere venduto a terzi. In caso contrario, l’idea viene definitivamente accantonata, così da poter investire tempo e risorse su altro. Il tetto massimo è stato fissato in due anni. A parlarne è Eric Schmidt, nel corso di un’intervista rilasciata alla redazione del Wall Street Journal.
Ci piace questo modello poiché mette pressione alle persone e le spinge a dare il meglio concentrandosi sulle cose più importanti oppure a lasciar perdere. Ho speso una quantità incredibile di tempo su progetti che non sono mai arrivati a compimento e su prodotti che non sarebbero mai stati commercializzati.
Nuovi progetti derivanti dal team Google ATAP potrebbero essere presentati alla fine del prossimo mese, in occasione dell’evento I/O 2015 in scena a San Francisco. C’è grande attesa per capire quali saranno i prossimi sviluppi dello smartphone ARA, che promette di rivoluzionare il modo di concepire il mercato dei dispositivi mobile, offrendo agli utenti la massima libertà nella scelta delle componenti hardware da integrare all’interno dei telefoni.