Google ha deciso di intraprendere la strada del targeting comportamentale (detto anche Behavorial Targeting) per la sua pubblicità su AdWords, il che permetterà agli inserzionisti di indirizzare gli annunci di ricerca basandosi sul comportamento e le abitudini degli utenti, come le pagine visitate o le ricerche effettuate.
Lo scorso anno l’azienda dalla grande G aveva già collaudato in anteprima il behavioral targeting all’interno del mercato verticale, ma ora la tecnica pubblicitaria è stata estesa anche a tutti gli AdWords. Non è ancora chiaro se gli annunci saranno automaticamente serviti a tutti gli utenti o se gli internauti avranno la facoltà di scegliere, tuttavia Google ha precisato sul suo AdWords blog che i consumatori potranno facilmente rifiutare grazie ad un nuovo standard denominato Ad Choices.
Jon Krafcik, Product Manager di Google Display Network, ha fatto sapere, tramite il blog ufficiale Google, che gli inserzionisti potranno scegliere fra più di 1.000 categorie di interesse in modo da affrontare con successo tutti i tipi di obiettivi. L’azienda di Mountain View ha infine dichiarato che i beta advertisers hanno già ricevuto interessanti benefici dal targeting comportamentale, facendo l’esempio di un inserzionista che ha incrementato del 40% la crescita pubblicitaria del suo marchio.