Dopo sei anni di battaglie legali, Google ha annunciato il raggiungimento di un accordo con gli autori ed editori transalpini che darà il via ad un esteso progetto di digitalizzazione, grazie al quale verranno pubblicati su Google Books migliaia di libri ormai introvabili in forma cartacea. Come sottolinea big G sul suo blog, la partnership consentirà di portare in vita un enorme catalogo di libri rari.
Si conclude quindi una vicenda nata nel 2006, quando il sindacato degli editori (Syndicat National de l’èdition) e l’associazione degli autori (Société des Gens de Lettres) avevano avviato un procedimento legale contro l’azienda di Mountain View, accusata di violazione di copyright in relazione alla digitalizzazione di oltre 100.000 opere. L’anno scorso, tre case editrici (Gallimard, Flammarion e Albin Michel) avevano chiesto un risarcimento di quasi 10 milioni di dollari, accusando Google di aver pubblicato online oltre 10.000 libri senza autorizzazione. L’accordo pone fine alle diatribe legali, sebbene non sia stata comunicata la cifra versata nelle casse degli autori e degli editori.
I termini della partnership prevedono la distribuzione a pagamento su Google Books dei libri in formato digitale. Gli editori manterranno la proprietà dei lavori e quindi il controllo della loro utilizzazione commerciale, mentre Google riceverà una percentuale dalla vendita di ogni testo. Una parte del ricavato verrà investito per sponsorizzare un progetto, denominato Young Reading Champions Program, con il quale promuovere il piacere della lettura tra i più giovani. Inoltre, sarà realizzato un database delle opere pubblicate per identificare meglio i detentori dei diritti d’autore e aiutarli a ricevere i pagamenti per i loro lavori.
Un simile accordo era stato sottoscritto nel 2008 con American Author’s Guild e Association of American Publishers, ma la Corte Distrettuale di New York ha bloccato la proposta da 125 milioni di dollari, in quanto ciò avrebbe provocato la nascita di un monopolio nel settore dei libri digitali.