La British Library e Google hanno annunciato una partnership per pubblicare su Google Books 250.000 libri che fanno parte della collezione compresa tra il 18esimo e 19esimo secolo. Il processo di digitalizzazione riguarderà oltre 40 milioni di pagine che coprono il periodo compreso tra la Rivoluzione Francese e la fine della schiavitù. Tutti i costi saranno coperti dall’azienda di Mountain View.
Gli utenti Internet e gli studiosi potranno quindi accedere gratuitamente ad una delle più grandi collezioni di libri esistente al mondo, attraverso il noto servizio di Google che, in passato, ha dovuto subire diverse azioni legali per violazione del copyright. Questa volta però non c’è pericolo, in quanto tutte le opere sono libere da diritti d’autore e gli utenti potranno anche copiare e scaricare interi volumi per un uso non commerciale.
Il progetto prevede la digitalizzazione di libri, opuscoli e periodici tra il 1700 e il 1870, ovvero un periodo di tempo che include molti eventi storici, come la Rivoluzione Francese, la Rivoluzione Industriale, la Battaglia di Trafalgar, la Guerra di Crimea e l’invenzione del telegrafo. I libri in formato digitale saranno visibili anche sul sito della British Library.
L’annuncio della collaborazione è stato dato da Dame Lynne Brindley, Chief Executive della famosa biblioteca con sede a Londra:
Nel XIX secolo era un ambizione dei nostri predecessori dare a tutti accesso a quante più informazioni possibili, per assicurare che la conoscenza non fosse limitata a coloro che potevano permettersi biblioteche private. Siamo lieti di collaborare con Google su questo progetto e attraverso questa partnership daremo accesso a chiunque, ovunque e in qualsiasi momento.
Secondo Peter Barron, dirigente delle relazioni esterne di Google, la tecnologia disponibile al giorno d’oggi permette di conservare la storia e la cultura per i posteri, ma anche di renderle accessibili a tutti in un modo diverso.
Questa non è la prima iniziativa in tal senso da parte della British Library. Sono infatti già stati stipulati accordi con altre aziende private, tra cui spicca Microsoft che si è occupata di digitalizzare circa 65.000 libri del 19esimo secolo, alcuni dei quali disponibili sull’iPad di Apple.
Aspetto importante dell’accordo è nel fatto che la biblioteca ha immediatamente fatto sapere di voler rendere disponibili i volumi anche su Europeana, la biblioteca digitale dell’Unione Europea in qualche modo alternativa agli scaffali digitali di Mountain View.