Google: brevetti tradotti in oltre 30 lingue

Google tradurrà i brevetti in oltre 30 lingue grazie ad un accordo con l'EPO che porterà vantaggi a ricercatori e aziende.
Google: brevetti tradotti in oltre 30 lingue
Google tradurrà i brevetti in oltre 30 lingue grazie ad un accordo con l'EPO che porterà vantaggi a ricercatori e aziende.

Google tradurrà ufficialmente i brevetti in oltre 30 lingue, comprese le 28 lingue europee, il cinese, il russo, il coreano e il giapponese. È quanto stabilito dall’accordo tra l’azienda con base a Mountain View e l’ufficio europeo dei brevetti a Monaco di Baviera, che prevede una collaborazione che sfrutterà la tecnologia presente in Google Translate.

Viene quindi confermata la notizia di qualche mese fa ed il tutto porterà indubbi vantaggi, soprattutto in termini economici. Attualmente sono 50 milioni i brevetti che verranno tradotti, e che sono presenti ad oggi solo nelle tre lingue ufficiali (inglese, francese e tedesco). Grazie a questa importante opera di traduzione tutti gli operatori della ricerca e dell’informazione potranno ricevere benefici ed evitare il pagamento di costosi traduttori professionisti.

Secondo il presidente dell’EPO, Benoit Battistelli, «La traduzione automatica aiuta a superare le barriere linguistiche e a rendere le informazioni contenute nei brevetti accessibili e disponibili a livello globale. Il nuovo strumento di traduzione è un ulteriore passo per migliorare l’innovazione in Europa e consentire alle imprese europee di competere allo stesso livello con concorrenti di altre regioni»: un riferimento, questo, agli scontri tra i paesi europei che hanno impedito, nel corso degli anni passati, di arrivare ad un accordo sulla lingua ufficiale del brevetto. Il vantaggio economico sarà a questo punto consistente, considerato anche il fatto che ottenere la traduzione di un brevetto in Europa può arrivare a costare fino a 10.000 €.

Da parte sua Google potrà affinare la tecnologia di traduzione del suo Google Translate, soprattutto per le lingue russa, giapponese, cinese e coreana, per un progetto che dovrebbe terminare circa nel 2014.

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