Anticipato dai rumor circolati durante la scorsa settimana, Music Search ha da poco fatto capolino nella pagina dei risultati delle ricerche di Google. Il nuovo servizio mira ad avvicinare un maggior numero di utenti alla condivisione e ai download leciti della musica digitale attraverso le trafficate pagine del motore di ricerca. Mountain View ha dunque stretto numerosi accordi con le principali etichette discografiche e alcuni protagonisti della musica online per dare vita al nuovo progetto ora messo a disposizione degli utenti.
«Oggi vi presentiamo una nuova opzione per la ricerca che consente di ricercare e scoprire con maggiore facilità milioni di brani musicali, semplicemente attraverso il sistema di ricerca sul Web di Google. […] Quando inserirete una query legata alla musica – come ad esempio il nome di una canzone, di un artista o di un album – i vostri risultati di ricerca includeranno i link verso un’anteprima di quel brano musicale offerta dai nostri partner nella ricerca musicale come MySpace (che ha da poco acquisito iLike) o Lala. Cliccando sul risultato potrete ascoltare un’anteprima audio della canzone direttamente da uno dei nostri partner. Per esempio, se cercate "21st century breakdown", i primi risultati offerti includeranno i link verso le canzoni del nuovo album dei Green Day» si legge in un post da poco pubblicato sul blog ufficiale di Google.
Il sistema da poco implementato per la ricerca della musica sul celebre motore di ricerca ricalca sostanzialmente i rumor circolati in Rete la settimana scorsa. Terminato l’ascolto dell’anteprima offerta da Google tramite i propri partner, gli utenti avranno la possibilità di procedere all’acquisto del file musicale corrispondente al brano ricercato. Tale opzione, nell’intento dei promotori dell’iniziativa, dovrebbe semplificare il reperimeno dei brani online e incentivarne l’acquisto.
Gli algoritmi del motore di ricerca di Mountain View vengono inoltre incontro agli utenti, offrendo funzionalità finora poco implementate nei tradizionali sistemi per il reperimento della musica online: «Spesso, non conosci il nome della canzone o dell’artista che la canta. Magari ricordi il ritornello, o magari ricordi chi l’ha cantata, ma hai dimenticato l’esatto titolo della canzone. Se vi è capitato di ascoltare una canzone che vi ha colpito in automobile o in un bar, ma non siete riusciti a scoprire il nome della canzone, sapete di che cosa sto parlando. Questa funzione per la ricerca vi aiuta anche nel trovare quelle canzoni inserendo nella query uno o due versi del brano. Dunque, se cerco "static silhouette somehow", otterrò i risultati per la canzone di Phoenix "Rome"».
Discover Music integra, inoltre, alcune funzionalità utili per andare alla scoperta dei nuovi brani musicali con ricerche calibrate sui prori gusti. Google ha stretto un accordo con Pandora, imeem e Rhapsody e comprenderà nelle pagine dei risultati alcuni link verso i loro portali per offrire brani musicali collegati alle query inviate dagli utenti. All’iniziativa collaborano anche le principali major discografiche su scala globale come Emi, Sony Music, Universal e Warner Bros. Un’ampia collaborazione che dovrebbe consentire al motore di ricerca di offrire da subito un ricco catalogo di brani musicali.
Stando alle prime informazioni, confermate da R. J. Pittman, product manger del nuovo servizio musicale di Google, gli introiti derivanti dalla vendita dei brani musicali saranno divisi tra i provider dei servizi musicali e le etichette discografiche, mentre Mountain View non otterrà alcun ricavo diretto dall’operazione. I benefici per il motore di ricerca saranno dunque indiretti e legati alla possibilità di estendere ulteriormente il proprio bacino di utenti e di attirare nuovi investimenti pubblicitari.
Nel corso delle prossime ore, Music Search sarà progressivamente esteso a tutti gli utenti di Google negli Stati Uniti. Una edizione internazionale del servizio è già in cantiere, ma occorrerà attendere del tempo prima che possa vedere la luce. Mountain View avrebbe già avviato una prima serie di indagini per reperire i partner ideali per il mercato estero e alcune trattative potrebbero essere già in corso. Le potenzialità di business su scala globale per il nuovo servizio del resto non mancano.