Secondo alcuni analisti le recenti strategie Google vanno lette nell’ottica dell’imminente approdo in borsa e con la seguente necessità di un clima entusiastico attorno al nome principe dei motori di ricerca. Se questo è l’obiettivo, la strategia è stata messa in piedi con una certa efficacia: ieri la presentazione del rivoluzionario GMail, oggi l’annuncio di una possibile variazione dei prezzi delle inserzioni promozionali. Per la precisione, al ribasso.
In particolare Google avrebbe intenzione di modificare non solo il valore assoluto di alcuni tipi di inserzioni (quelle ospitate non sulle proprie pagine ma su siti e servizi partner), ma in particolare migliorare la differenziazione dei costi degli annunci in base al contesto (tipo di sito ospitante, tipo di pagina, localizzazione della promozione all’interno della pagina stessa). Se nessun dettaglio risulta essere ancora stato fornito, si palesa però la possibilità che alcuni inserzionisti possano trarre vantaggio dalla incombente novità per un relativo deprezzamento del valore pay-per-click.
Nel dare in pasto alla stampa l’annuncio della possibile variazione dei criteri di valutazione del valore di ogni singolo click (in nome della chimera di un equilibrio dinamico nella definizione del valore di ogni singolo annuncio promozionale), il gruppo Google ha altresì precisato che intende estendere i propri spazi al servizio GMail (solo in forma testuale, secondo gli stessi canoni usati sul motore di ricerca) e ad alcune newsletter. Le aspettative in tal senso rimangono però limitate, come limitata dovrebbe rimanere la dimensione di questa precisa fetta di mercato per i prossimi mesi.