La toolbar di Google per Firefox è giunta al capolinea. Il gruppo non la renderà immediatamente indisponibile o inutilizzabile, ma al tempo stesso ha già annunciato che non fornirà più ulteriore supporto sul progetto e non rilascerà ulteriori aggiornamenti.
Google non offre particolari spiegazioni per la propria scelta. Semplicemente in un post di aggiornamento firmato “Brittney” Google spiega come la maggior parte delle innovazioni proposte dalla Google Toolbar siano oggi state incluse nel browser Mozilla e che pertanto non vi sia bisogno di ulteriore impegno in tal senso. Più probabilmente la scelta potrebbe essere dettata dalla volontà di non impreziosire ulteriormente un browser rivale, lasciando così esclusiva dei propri servizi al proprio Chrome ed evitando di cooperare ulteriormente con i canali di sviluppo del fronte Mozilla.
Il passaggio da Firefox 4 a Firefox 5 segna la fine della toolbar di Mountain View: la nuova versione del browser non sarà più supportata e ciò significa che la toolbar odierna continuerà a servire fintanto che la compatibilità con il panda rosso sarà garantita da Mozilla. Da quel punto in poi la scelta sarà tra il browser ed i vecchi servizi della toolbar, ossia tra Firefox ed il possibile passaggio a Google Chrome.
Tramite apposita scheda di supporto, Google segnala comunque agli utenti Firefox come sostituire la toolbar installando tutta una serie di add-on che vanno a coprire la totalità dei servizi garantiti in precedenza dal prodotto Google. L’elenco comprende tutta una serie di add-on utili per compilazione automatica dei moduli, la ricerca sulla pagina, il controllo ortografico, le notifiche, la condivisione della pagina ed altro ancora.
Alla luce dei rapporti non idilliaci tra le parti, lo strappo rappresentato dalla toolbar potrebbe essere soltanto la prima crepa di un rapporto che va ormai deteriorandosi. Occorre ricordare come la maggior parte degli introiti Mozilla provenga proprio da Google, il che costringerebbe Firefox ad un salto verso soluzioni alternative nel caso in cui si dovesse consumare una vera e propria rottura con il leader dei motori di ricerca. Microsoft, in tal caso, sarebbe probabilmente pronta a benedire anche il nome di quel browser che nel recente passato ha affondato la quota di mercato di Internet Explorer in tutto il mondo. Ed a quel punto sarebbe un tutti-contro-Chrome.