Un’ottica lungimirante contraddistingue da sempre l’attività del gruppo di Mountain View. Lo testimoniano le numerose acquisizioni di startup operanti in pressoché qualsiasi ambito, così come il sostegno ad artigiani e imprenditori attraverso iniziative legate al mondo online. L’ennesima dimostrazione arriva oggi con l’annuncio di Google Capital, una piattaforma dedicata al supporto delle attività professionali già avviate che desiderano compiere un vero e proprio salto di qualità.
Fin da quando i nostri fondatori hanno iniziato a lavorare in un garage di Manlo Park, abbiamo pensato a cosa serve agli imprenditori per costruire le aziende dei loro sogni. A volte questo si traduce nel portare startup promettenti nell’organico di Google, mentre in altre occasioni andiamo noi da loro. Oggi lanciamo Google Capital, un nuovo fondo per lo sviluppo finanziato da Google e guidato dai partner David Lawee, Scot Tierney e Gene Frantz.
Come già avviene con il progetto Google Ventures, anche in questo caso l’obiettivo è investire nelle realtà più promettenti, ma con una sostanziale differenza: Google Capital non fornirà le risorse necessarie ad avviare un’attività, ma interverrà solamente una volta iniziata la fase di crescita. Per questo motivo i responsabili si sono messi alla ricerca di società che hanno già basi solide e sono pronte ad espandere il loro business.
Tra le prime realtà che hanno ricevuto il supporto dal team ci sono SurveyMonkey (software per creare sondaggi online), Lending Club (prestiti peer-to-peer) e Renaissance Learning (software educativo), alle quali ne seguiranno molte altre. Nel post comparso sul blog ufficiale, bigG precisa che la finalità dell’iniziativa non è solamente quella di elargire denaro laddove necessario. Le aziende coinvolte potranno infatti contare anche sull’accesso alla risorsa più preziosa tra quelle di Google: il capitale umano. Ingegneri, ricercatori ed esperti in ogni ambito del mondo tecnologico metteranno le loro competenze al servizio dei professionisti, aiutandoli a superare gli ostacoli sul loro cammino per ampliare il proprio business e compiere il salto di qualità di cui si parlava all’inizio.