Dal Web alla strada: il futuro di Google potrebbe entrare da protagonista nel settore automobilistico. Non si tratta di una bufala, ma di qualcosa che potrebbe effettivamente divenire realtà. La società di Mountain View ha infatti rivelato di essere al lavoro sul progetto avveniristico di un prototipo di un’automobile che si guida da sola.
La mobilità del futuro
Come segnalato dal New York Times, il prototipo è basato su una Toyota Prius con un particolare dispositivo montato sul tetto, che sfrutta un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare le altre automobili vicine ed imitare le decisioni adottate da un ipotetico pilota umano. L’automobile automatizzata, secondo Google, sarebbe più veloce e reattiva degli stessi esseri umani.
Il blog ufficiale dell’azienda ha rivelato che le auto automatizzate di Google, in tutto sette, hanno percorso in totale 140.000 miglia (ovvero circa 225.000 km), partendo dal quartier generale di Mountain View, passando per Hollywood Boulevard, il ponte Golden Gate, la Pacific Coast Highway e il lago Tahoe.
Un traguardo importantissimo tagliato nel campo della ricerca robotica: le auto di Google sfruttano, infatti, un sistema di videocamere, sensori radar, un telemetro laser e le solite mappe dettagliate per “vedere” il traffico a 360 gradi ed osservare i movimenti delle ruote delle altre auto e quelli delle persone al volante all’interno degli abitacoli.
Nel post di Sebastian Thrun, Distinguished Software Engineer, si viene a sapere che Google ha collaborato con gli ingegneri della DARPA Challenge. Molto lavoro è stato compiuto sul versante sicurezza: sulle auto c’è sempre un operatore pronto ad intervenire, premendo un pulsante rosso, cosa che è successa due volte durante i test. L’auto può essere programmata per diversi stili di guida: da un livello prudente ad uno più aggressivo.
Ma per quale motivo Google ha iniziato lo sviluppo di questo prototipo? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 1.2 milioni di persone perdono la vita sulle strade a causa degli incidenti stradali. La tecnologia di Google, sebbene ancora agli inizi, potrà servire, un giorno, per ridurre gli incidenti fino al 50%.
E non solo: iniziative come il “car sharing” potrebbero trasformarsi e diventare la “ferrovia autostradale del domani”; inoltre queste auto dovrebbero ridurre i consumi energetici, grazie al trasporto di più persone contemporaneamente. La rivoluzione sarebbe ampia, insomma, andando oltre la semplice disponibilità di un veicolo intelligente in grado di far tutto da sé.
Infine, secondo l’U.S. Department of Transportation, ogni persona trascorre in media 52 minuti al giorno alla guida per via del pendolarismo. Si immagini, come suggerisce Google, di sfruttare quel tempo facendo qualcosa di produttivo.
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