Google ha inviato all’Antitrust europea un nuovo elenco di proposte con le quali tenterà di evitare l’apertura di un’indagine formale sulle pratiche ritenute anti concorrenziali dai suoi principali concorrenti. Il procedimento contro il comportamento dell’azienda di Mountain View è stato avviato a fine novembre 2010, quando alcuni fornitori di servizi avevano accusato Google di abusare della sua posizione dominante sul mercato della ricerca.
Il Commissario Antitrust Joaquin Almunia ha scelto una approccio differente rispetto ad analoghe questioni del passato, considerata la volontà di Google di collaborare. Per evitare l’avvio di una procedura formale che avrebbe richiesto troppo tempo, l’Unione Europea aveva chiesto all’azienda di proporre una soluzione per ognuna delle quattro aree considerate lesive della concorrenza. All’inizio del mese, Google ha inviato la propria proposta, sulle quali Almunia aveva chiesto ulteriori chiarimenti. La nuova risposta ricevuta dall’Antitrust verrà ora esaminata e, se ritenuta soddisfacente, il procedimento verrà chiuso. In caso contrario, Google rischia una multa pari al 10% del fatturato 2011, ovvero circa 4 miliardi di dollari.
Secondo l’accusa, il motore di ricerca, che possiede una quota pari al 95% del mercato europeo, favorirebbe altri servizi di Google, attraverso il posizionamento nei risultati di ricerca, copiando materiale originale da altri siti (ad esempio, recensioni di viaggi e ristoranti) senza chiedere la preventiva autorizzazione. Inoltre, Google impedirebbe ai suoi partner di sottoscrivere accordi di advertising con i motori di ricerca concorrenti e darebbe priorità ai servizi interni rispetto alle soluzioni esterne indicizzate. La decisione finale dell’Antitrust verrà comunicata entro le prossime due settimane.