Google ha annunciato l’avvio di un nuovo esperimento con il quale il motore di ricerca andrà ad integrare un maggior numero di informazioni personali provenienti da varie proprietà del gruppo. Il motore non comporrà dunque le SERP soltanto in relazione alle informazioni indicizzate sul Web, ma vi integrerà altresì informazioni proprietarie, che l’utente ha depositato sui server Google nel tempo.
Tra le informazioni che Google andrà a portare sul motore si annoverano i documenti archiviati su Google Drive, le informazioni aggregate attorno al proprio profilo Google+ ed i contatti archiviati sulla casella di posta Gmail (solo di tipo @gmail, al momento non quelle su Google Apps). Ogni ricerca effettuata sul motore, insomma, offrirà agli utenti anche informazioni provenienti dal proprio archivio personale, rendendo così Google un motore dal doppio ruolo: un faro per la navigazione sul Web ed una guida per il reperimento di informazioni archiviate sui vari servizi del gruppo.
L’esperimento Search Field Trial è attivo al momento soltanto negli Stati Uniti e soltanto per utenti utilizzanti casella di posta @gmail. Al momento l’Italia è pertanto tagliata fuori dalla sperimentazione, ma è facile prevedere una estensione internazionale del progetto non appena la prima release avrà confermato le proprie buone performance.
L’integrazione dei servizi consentirà ad esempio di andare su Google, cliccare l’opzione per la ricerca vocale, chiedere il numero di un proprio amico e vederlo comparire sul motore sulla base delle informazioni ricavate da Gmail.