Nuovo aggiornamento in arrivo per gli utenti Chrome: in queste ore Google ha infatti rilasciato la major release numero 17 del proprio browser per la navigazione Web, disponibile mediante lo strumento di update automatico dell’applicazione. A distanza di otto settimane dall’edizione precedente, dunque, Chrome si aggiorna ancora una volta per introdurre alcune nuove funzionalità, benché le più rilevanti non siano direttamente visibili agli utenti, in quanto nascoste in qualche modo “sotto il cofano”.
Nello specifico sono due le novità di maggiore importanza. La prima riguarda da vicino la sicurezza durante la navigazione e coinvolge alcuni miglioramenti al sistema per il rilevamento di malware durante il download di file eseguibili. Avviando il download di un file .exe, ad esempio, Google Chrome è in grado di effettuare alcuni test circa la reputazione del sito Web dal quale si sta prelevando lo stesso e, qualora non siano disponibili informazioni sufficienti, effettua una richiesta ai server dell’azienda di Mountain View i quali restituiscono quanto in proprio possesso riguardo l’affidabilità del sito visitato. Qualora sia possibile che si tratti di una minaccia, Chrome avvisa dunque l’utente sugli eventuali pericoli.
Google Chrome 17 risulta dunque essere maggiormente sicuro, ma anche in grado di fornire prestazioni migliori rispetto alle precedenti release: in tal senso si registra infatti l’introduzione di uno strumento capace di effettuare il rendering automatico in background delle pagine suggerite durante la digitazione di un indirizzo nell’apposita barra del browser. Qualora sia calcolata un’elevata probabilità che l’indirizzo suggerito sia quello cui l’utente deciderà di collegarsi, Chrome avvia in parallelo un processo di caricamento della pagina stessa, così da mostrarla in un tempo che all’utente sembrerà nettamente inferiore.
L’ultima edizione del browser di Mountain View, come da tradizione, è accompagnata anche da una serie di bug risolti dagli ingegneri addetti alla sicurezza. Nello specifico sono venti le vulnerabilità risolte, undici delle quali grazie a quattro volontari esterni alla società, i quali hanno così ottenuto una cifra complessiva vicina ai 10 mila dollari. Delle venti falle, una sola risulta essere etichettata come critica, otto come di priorità elevata, cinque di priorità media mentre a sei vulnerabilità è stato attribuito un livello basso.