Nel corso degli anni Chrome è evoluto in termini di velocità, affidabilità, funzionalità e sicurezza, ma c’è un aspetto sul quale Google ha ancora molto da lavorare per raggiungere la perfezione con il proprio browser (soprattutto ora che è arrivato un nuovo concorrente chiamato Edge): la gestione della RAM. Da questo punto di vista il software di Mountain View si è sempre mostrato particolarmente esigente, penalizzando soprattutto chi naviga da computer non proprio recenti.
L’azienda californiana sembra intenzionata ad ascoltare i tanti feedback raccolti dagli utenti a questo proposito, come dimostra una nuova feature introdotta nella versione Canary per Windows, OS X e Linux (disponibile in precedenza solo su Chrome OS): si chiama Tab Discarding e come suggerisce il nome “scarta” le schede di navigazione aperte ma non utilizzate quando viene identificato un peso eccessivo sulla memoria del sistema. La parte più interessante è costituita dal fatto che la tab non viene chiusa, ma solamente sospesa in modo da liberare RAM. In qualsiasi momento può essere riattivata, senza perdere i dati e le informazioni in essa contenute: verrà effettuato nuovamente il download degli elementi da visualizzare.
La scelta di quali schede togliere dalla memoria avviene secondo un sistema di ranking che assegna una priorità alle pagine aperte. Una sorta di classifica che determina quali sono più importanti e quali meno, come riportato di seguito.
- Scheda selezionata;
- Schede “bloccate”;
- applicazioni in esecuzione all’interno di una finestra;
- schede con riproduzione di contenuti audio;
- schede selezionate di recente;
- schede non selezionate di recente;
- schede “interne” come quelle dei preferiti o mostrate all’apertura di una nuova pagina.
Per testare la funzionalità è necessario scaricare e installare Chrome Canary, poi digitare nella barra dell’indirizzo la stringa “chrome://flags/#enable-tab-discarding” e attivare l’opzione. Con il comando “chrome://discards” viene invece mostrato l’elenco delle schede aperte e il loro ranking, con la possibilità di sospenderle manualmente. In futuro sarà possibile fare altrettanto anche nella versione stabile di Chrome.