Gli utenti non devono necessariamente essere esperti di sicurezza per poter navigare sul Web senza correre alcun pericolo: è il browser utilizzato che si deve occupare di proteggerli dalle tante minacce che popolano la grande Rete. Google parte da questo presupposto per tornare a parlare di Chrome e di quanto il proprio software sia migliorato, nel corso degli anni, sul fronte della tutela di privacy e dati personali.
Il gruppo di Mountain View afferma di aver riconosciuto fino ad oggi oltre 3,5 milioni di dollari alla community di ricercatori indipendenti, per compensare i loro sforzi nell’individuare e segnalare bug o vulnerabilità all’interno del codice, così da poterle risolvere nel minor tempo possibile mediante il rilascio di aggiornamenti. Inoltre, bigG dichiara che gli utenti Chrome visualizzano in media 250 milioni di volte ogni mese un avviso del tutto simile a quello mostrato nello screenshot di seguito, che notifica come il sito di destinazione possa contenere una potenziale minaccia per la loro sicurezza.
Attraverso una semplice icona verde a forma di lucchetto, accompagnata dalla dicitura “Sicuro”, Chrome garantisce inoltre che le informazioni trasmesse ai server non possono essere in alcun modo intercettate, ad esempio da chi offre una connessione WiFi aperta in uno spazio pubblico.
Ancora, l’impiego di Google Smart Lock per la gestione delle password e la ricezione di aggiornamenti in background costituiscono altri metodi adottati dal team di Chrome per garantire il massimo livello possibile di protezione durante la navigazione sul Web. Tutto questo senza dimenticare le prestazioni, secondo bigG migliorate del 20% nel corso dell’ultimo anno, grazie a una serie di ottimizzazioni.