Non si sono fatte attendere le reazioni di Microsoft riguardo l’annuncio fatto da Google nei giorni scorsi e relativo al Google Chrome OS, cioè il futuro sistema operativo di “BigG” che inizialmente si rivolgerà al mercato dei netbook per poi arrivare, in un secondo momento, anche sui PC desktop.
Risposte e primi commenti che sono arrivati per mezzo dei due “storici” capi di Redmond, cioè Bill Gates e Steve Ballmer, che hanno provato a capire le intenzioni di Google e le possibili contromosse della loro azienda.
Bill Gates ha praticamente detto poco o nulla sul nuovo Google Chrome OS, affermando di conoscere pochissimi elementi per poter dare un proprio parere sul nuovo prodotto di Google, anche se non ha mancato di sottintendere che il S.O. “made in Mountain View” potrebbe essere nulla più che una delle numerose versioni di Linux, da cui il nuovo sistema prenderà il kernel.
Gates si è poi soffermato sul concetto attuale di “browser“, proprio in risposta al fatto che Google definisce il suo sistema imperniato principalmente sull’aspetto di browser, al punto da chiamarlo con il nome di Chrome, recente programma per la navigazione della casa californiana.
Per Gates il concetto di browser “vecchia maniera” è ormai superato, viste le molteplici funzioni che tutti i programmi di questo tipo sono in grado di fornire.
Si è al contrario focalizzato sull’aspetto del “doppio sistema operativo” Steve Ballmer. Il presidente di Microsoft ha infatti sottolineato come con questa novità Google abbia ben due sistemi operativi tra i propri prodotti: Android e il nuovo arrivato appunto.
Ballmer ha ricordato che anche Microsoft anni fa aveva pensato ad un doppio sistema operativo, uno per l’utenza business (Windows NT) e l’altro per l’utenza domestica, salvo poi tornare sui propri passi e unificare l’offerta, considerando inutilmente dispendiosa questa strategia.
La conclusione ha riguardato i piani di Microsoft, che secondo il presidente dovrà continuare a proseguire con la propria politica di miglioramento del proprio sistema e dei propri prodotti software come Internet Explorer e gli altri applicativi che girano sui sistemi di Redmond.
Insomma la guerra è iniziata, di certo ne vedremo delle belle anche perché queste non sono che le prima “schermaglie” fatte sulla base dei pochissimi elementi rilasciati da Google, se ne saprà di più in seguito quindi.