Google Chrome potrebbe essere venduto: OpenAI interessata all'acquisto

Il DOJ propone la vendita di Chrome per rompere il monopolio di Google. OpenAI esprime interesse, mentre il settore attende sviluppi cruciali.
Google Chrome potrebbe essere venduto: OpenAI interessata all'acquisto
Il DOJ propone la vendita di Chrome per rompere il monopolio di Google. OpenAI esprime interesse, mentre il settore attende sviluppi cruciali.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha scatenato una rivoluzione nel panorama tecnologico, proponendo la vendita forzata di Google Chrome come rimedio per il presunto monopolio Google nel mercato della ricerca online. Questa mossa mira a ridurre il dominio di Google, che attualmente detiene una quota del 61% del mercato statunitense dei browser, consolidando la sua posizione come principale punto di accesso ai servizi di ricerca.

Tra le reazioni a questa proposta, spicca l’interesse manifestato da OpenAI, il cui responsabile di prodotto, Nick Turley, ha dichiarato pubblicamente l’intenzione di acquisire Chrome. Questo interesse arriva dopo che un tentativo di collaborazione tra OpenAI e Google, che prevedeva l’integrazione tra il motore di ricerca di Google e ChatGPT, è fallito. L’alleanza avrebbe potuto segnare un cambiamento significativo nell’interazione tra ricerca e intelligenza artificiale, ma il rifiuto di Google ha lasciato le due aziende su strade divergenti.

La proposta del DOJ non si limita alla vendita di Chrome. Include anche misure come il divieto per Google di stipulare contratti esclusivi con produttori di dispositivi e l’obbligo di concedere in licenza i propri dati di ricerca ai concorrenti. Queste azioni mirano a favorire la concorrenza e potrebbero avvantaggiare aziende come OpenAI e Microsoft, riducendo il potere monopolistico di Google.

OpenAI, nel frattempo, sta lavorando su un proprio indice di ricerca, ma i progressi sono più lenti del previsto. L’obiettivo iniziale di utilizzare questo indice per l’80% delle ricerche entro il 2025 potrebbe richiedere più tempo per essere raggiunto. Tuttavia, l’acquisizione di Chrome potrebbe accelerare significativamente questo processo, fornendo a OpenAI una piattaforma consolidata per integrare le sue tecnologie.

La risposta di Google è stata immediata e dura. Kent Walker, Chief Legal Officer di Alphabet, ha definito le proposte del DOJ come un’agenda radicale che danneggerebbe consumatori e innovazione. Walker ha sottolineato che la vendita di Chrome potrebbe compromettere la sicurezza, la privacy e la qualità dei prodotti Google, oltre a ostacolare la capacità dell’azienda di competere nel settore dell’intelligenza artificiale.

La decisione finale spetta ora al giudice Amit Mehta, che dovrà valutare le proposte e determinare le misure necessarie per ripristinare la concorrenza nel mercato. Qualunque sia l’esito, questa vicenda potrebbe segnare un punto di svolta nella storia dell’industria tecnologica, ridefinendo gli equilibri di potere tra i giganti del settore.

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