Google, cieca di fronte alla cecità

Due università USA hanno adottato la suite Google Apps for Education, ma secondo la Federazione Nazionale dei Ciechi sono inaccessibili ai non vedenti.
Google, cieca di fronte alla cecità
Due università USA hanno adottato la suite Google Apps for Education, ma secondo la Federazione Nazionale dei Ciechi sono inaccessibili ai non vedenti.

I servizi proposti da Google sono spesso di grande appetibilità non solo nel mondo del lavoro, ma anche in quello dell’istruzione, tanto che alcune università hanno recentemente deciso di adottare la suite Google Apps for Education, gratuita e che aiuta docenti e alunni nella formazione didattica. Secondo la National Federation of the Blind (NFB) degli Stati Uniti, tale suite non è però accessibile ai non vedenti ed è stata pertanto depositata una specifica denuncia contro due università americane che hanno adattato la soluzione made in Mountain View.

La federazione vuole che il Dipartimento di Giustizia indaghi su entrambe le università, ovvero la New York University e la Northwestern, per presunto comportamento discriminatorio nei confronti dei non vedenti in violazione con la legislazione statunitense. Il gruppo sostiene che gli utenti non vedenti riscontrano una serie di problemi nel momento in cui utilizzano la soluzione Google: anche se le applicazioni sono dotate di assistente vocale, mancherebbero infatti altre funzioni fondamentali. Si citano Gmail, Calendar e Docs, in quanto non possiedono etichette chiare per avvertire l’utenza del tipo di informazioni che dovrebbero inserire in ogni campo della pagina, come ad esempio l’oggetto del messaggio o l’indirizzo email del destinatario.

Per tale motivo, Marc Maurer, presidente della federazione, esorta le due università a sospendere l’adozione di Google App for Education fino a quando non diventeranno accessibili a tutti gli studenti e docenti, e non solo a quelli che non hanno alcun problema alla vista. «La NFB non tollera queste discriminazioni nei confronti di docenti e studenti non vedenti e sottolinea il diritto degli alunni ciechi di ricevere una eguale istruzione» ha spiegato Maurer.

Google si è immediatamente interessato al problema e attraverso Alan Eustace, vicepresidente senior del gruppo nonché ingegnere e ricercatore, ha spiegato che a Mountain View il gruppo ha già avuto una discussione produttiva con Maurier nel corso della scorsa settimana. L’incontro tra le parti si è concluso con una promessa di forte impegno da parte di Google nel migliorare i propri prodotti e renderli accessibili anche ai non vedenti. Ne va a vantaggio, del resto, di entrambe le parti.

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