Secondo il Digital Economy and Society Index elaborato dalla Commissione Europea, l’Italia è al 25º posto su 28 per quanto riguarda l’utilizzo delle tecnologie digitali all’interno delle aziende. Un dato che fa riflettere e invita il Bel Paese ad adeguarsi all’innovazione tecnologica, motivo per cui Google e Confindustria hanno pensato di collaborare per avviare un processo di trasformazione digitale.
Stando agli ultimi dati ISTAT, solo il 15% delle PMI (piccole e medie imprese) italiane ha già avviato un processo di digitalizzazione significativo, mentre il 63% utilizza in modo piuttosto limitato il digitale e la tecnologia in generale. L’iniziativa di Google e Confindustria si concentra principalmente su quattro obiettivi:
- Formazione del personale sulle competenze digitali, con Google in prima linea per lo sviluppo di una piattaforma contenente percorsi di formazione gratuiti online sugli strumenti del web più importanti.
- Progetti di sviluppo per l’intelligenza artificiale (e il machine learning), al fine di utilizzarla sul territorio nazionale.
- Supporto all’internazionalizzazione, vale a dire utilizzare solide tecnologie digitali per avere accesso a informazioni su mercati esteri. Non rimanere dunque ancorati al Made in Italy, seppure riconosciuto a livello mondiale per qualità.
- Incremento della presenza on-line, indispensabile per avere maggiore visibilità su motori di ricerca e mappe.
Il processo di digitalizzazione delle imprese italiane è ancora lungo e tortuoso, ma l’accordo tra BigG e Confindustria fa ben sperare per il futuro. Nel frattempo l’azienda di Mountain View pare stia sperimentando delle notifiche per promuovere le storie editoriali di Play Store: in questo modo, gli utenti vengono avvisati ogniqualvolta un nuovo contenuto, tipo le classifiche dei “migliori giochi di strategia” o “app per il foto ritocco”, è disponibile. Una soluzione interessante per combattere le app malevole, spesso presenti sullo store digitale.