Il database della piattaforma Google Cultural Institute si arricchisce oggi di una nuova sezione, interamente dedicata alla street art. Il gruppo di Mountain View celebra dunque l’arte di strada, con una raccolta inizialmente composta da oltre 5.000 opere provenienti da tutto il mondo. Il numero è ovviamente destinato a crescere in futuro.
Oggi c’è, domani non più. Per la sua stessa natura transitoria, la street art è costantemente a rischio: potrebbe essere cancellata e persa per sempre. Ma anche quando un’immagine non è più visibile sui muri, la tecnologia può preservarne l’arte, così che le persone possano ammirarla in qualunque momento. Grazie ad un nuovo progetto lanciato oggi, stringiamo una partnership con un team di esperti di street art per mettere a disposizione oltre 5.000 immagini da oltre 100 location di tutto il mondo in Google Art Project.
È quanto si legge nel post comparso questo pomeriggio sul blog ufficiale di bigG. Basta dunque un click per ammirare sul proprio monitor (o sui display di smartphone e tablet) lavori raccolti in quelli che potrebbero essere definiti dei veri musei a cielo aperto, che proprio per la loro natura rischierebbero altrimenti di essere rovinati dal tempo e dalle intemperie.
Nel database sono presenti anche i lavori di Carmelo Cambareri all’ex zoo di Torino e quelli del festival Outdoor di Roma. Ancora, su Street View sono state caricate le immagini panoramiche a 360 gradi di edifici chiusi al pubblico o demoliti, che al loro interno contengo delle vere e proprie opere di street art. È ad esempio il caso della Tour Paris 13 nella capitale francese.
La street art potrà anche essere temporanea sui nostri muri e marciapiedi, ma la sua bellezza e vibrante vitalità durerà per sempre sul Web. Ammiratela, di certo sarete folgorati dalla varietà delle tele urbane.