Il fatto che la dark mode delle applicazioni aiuti a consumare meno batteria sugli smartpone con schermi OLED è ormai risaputo da tempo. Una verità sia per i device Android che per iPhone. Il motivo è presto spiegato: i singoli pixel devono “lavorare” meno sulle aree scure dello schermo. La conferma – se mai ce ne fosse bisogno – è arrivata anche da Google, che lo ha evidenziato durante l’Android Dev Summit questa settimana, mettendo a confronto la quantità di energia che consumano i vari colori con alcune slide (lo smartphone di riferimento utilizzato per ottenere questi dati è il Google Pixel).
Come era lecito aspettarsi, il colore che mette maggiormente sotto stress la batteria dello smartphone è il bianco. Una notizia che va in contrasto rispetto alle linea guida sul Material Design per gli sviluppatori, ai quali Google chiede di utilizzare il bianco come colore principale per l’interfaccia delle applicazioni.
Ciò genera inevitabilmente un maggior consumo di batteria per i device che utilizzano app con il Material Design. Una contraddizione quindi se si pensa che lo stesso colosso di Mountain View esorta spesso e volentieri gli sviluppatori a creare app meno energivore possibile.
Fortunatamente in questi anni la compagnia ha riconosciuto il valore in termini di risparmio energetico della dark mode, che ha infatti introdotto nell’app di YouTube, in Android Messaggi, Google News e ha in programma di portarla anche sull’app Telefono. Manca ancora una modalità scura a livello di sistema, anche se da questo punto di vista Samsung intende realizzarne una specifica per la sua nuova interfaccia grafica One UI.
Mentre il colore nero è ovviamente quello meno dispendioso in termini di consumo energetico ed il bianco quello più energivoro, in mezzo troviamo blu, verde e rosso.