«Trasparenza, scelta e controllo»: l’operazione messa in atto da Google ha il merito di assegnare assoluta centralità all’utente come attore primo delle proprie scelte. La nuova Google Dashboard, se opportunamente analizzata ed utilizzata dagli utenti, permetterà infatti agli stessi di controllare le informazioni depositate presso i server Google, diventando pertanto controllore primo ed unico della propria privacy online.
La Google Dashboard è una bacheca contenente tutti i file, gli account, gli archivi ed i contatti che l’utente ha via via affidato a Google ad ogni login tramite Google Account. Quello che una volta era un semplice motore di ricerca, infatti, oggi è un sistema complesso di servizi che mette nelle mani degli utenti opportunità di ogni tipo. La Google Dashboard è un bacheca onnicomprensiva che, in una sola paginata, riassume l’intero corpus dei rapporti tra Google ed i suoi utenti, permettendo loro di verificare le informazioni ed eventualmente modificarle.
«20 prodotti e servizi, inclusi Gmail, Calendar, Docs, Web History, Orkut, YouTube, Picasa, Talk, Reader, alerts, Latitude ed altri ancora»: Google Dashboard intende coprire l’intera offerta di Mountain View. La privacy è l’elemento al centro di tutto, con Google a perseguirne una visione evoluta e composita: tutelare le informazioni non significa celarle e nasconderle, ma piuttosto utilizzarle con cognizione di causa avendone sempre e comunque a disposizione il controllo totale.
Una animazione, come da tradizione del gruppo, è stata messa a punto per spiegare la bontà dell’idea e i principi che ne sostengono l’ossatura:
«Google Dashboard è stata sviluppata in Europa dal team di ingegneri di Monaco e Zurigo e oggi è accessibile in 17 lingue». Per accedere alle proprie informazioni è sufficiente andare sulla pagina della Google Dashboard ed effettuare la tradizionale procedura di login. Ci si troverà innanzi le varie interazioni in atto, suddivise per servizio di competenza, con link utili a verificare in un solo click quali siano le informazioni conservate dal gruppo. Una apposita icona indica peraltro all’utente quali dati siano visibili pubblicamente, permettendo così di scorgere scorrendo semplicemente la pagina quali siano le informazioni disponibili sul Web e quali invece siano conservate sui server con uso ed accesso esclusivo da parte dell’utente.