Google ha annunciato oggi l’intenzione di acquisire la startup Alooma, società che permette alle aziende di integrare tutte le sorgenti di dati all’interno di servizi come BigQuery di Google, Redshift di Amazon Snowflake e Azure.
Oltre alla tecnologia di data integration, Alooma offre ai suoi clienti anche la possibilità di effettuare migrazioni cloud, ripulire i dati e utilizzarli per IA o machine learning. In soldoni, Alooma è una sorta di “facilitatore” di processi di migrazione di dati e con la sua acquisizione il colosso di Mountain View compie un significativo passo in avanti per le capacità di migrazione del suo Cloud Platform.
Con Google Cloud ci impegniamo ad aiutare le aziende a migrare in modo semplice e sicuro i loro dati sulla nostra piattaforma – dichiara il dirigente di Google Cloud Amit Ganesh. Con l’aggiunta di Alooma […] saremo in grado di offrire ai clienti un’esperienza di migrazione automatizzata e semplificata a Google Cloud e fornire loro l’accesso alla nostra gamma completa di servizi di database, dalle offerte di database open source gestte a soluzioni come Cloud Spanner e Cloud Bigtable
E sul futuro di Alooma e del suo pacchetto clienti, queste le parole di Google riportate dai colleghi di TechCrunch:
Per ora, tutto resta come prima per Alooma e Google Cloud in attesa di approvazioni da parte delle autorità competenti e del completamento dell’accordo. Dopo una stretta collaborazione, il team (Alooma ndr) si unirà a noi nei nostri uffici di Tel Aviv e Sunnyvale e sfrutteremo la tecnologia e il team Alooma per fornire ai nostri clienti Google Cloud un eccezionale servizio di migrazione dei dati.
Per quanto riguarda il supporto ai concorrenti, sì, il prodotto Alooma esistente continuerà a supportare altri fornitori di servizi cloud. Accetteremo solo nuovi clienti che stanno migrando i dati su Google Cloud Platform, ma i clienti esistenti continueranno ad avere accesso ad altri fornitori di servizi cloud.