Lo strumento del Digital Wellbeing, in italiano “Benessere Digitale” ha contribuito a bilanciare l’utilizzo degli smartphone Android One e Pixel, ma Google sta lavorando per estendere questa sua tecnologia anche al di fuori del suo ecosistema hardware.
Il colosso di Mountain View ha infatti aperto il Digital Wellbeing per diversi device non firmati bigG, come ad esempio la gamma Moto G7, Nokia 6 e Nokia 8. Altri partner sono in questo momento in fase di contrattazione, ma al momento non ci sono ancora indizi a riguardo.
Al momento questa tecnologia è disponibile come già scritto solo per Android One e Google Pixel, ma è chiaro che l’apertura ad altri device può solo che fare bene alla diffusione di uno strumento tanto utile come il Digital Wellbeing.
Il software rimane lo stesso già visto sui device di Google: mostrerà quanto tempo è stato speso con lo smartphone durante la giornata, incluse applicazioni specifiche. È possibile anche impostare un limite temporale di utilizzo per le app in modo da frenare determinate abitudini e abilitare le funzionalità Wind Down, grazie alla quale gli utenti sono impossibilitati ad utilizzare Home in determinati momenti della giornata, ad esempio, di notte poco prima di coricarsi.
L’utilizzo della funzione Benessere Digitale è ovviamente a discrezione dell’utente, ma è senza dubbio un ottimo modo per chi ha una evidente dipendenza da social network come ad esempio Instagram. Con il Digital Wellbeing l’obiettivo di Google è infatti quello di spingere le persone a fare un uso maggiormente responsabile e sano della tecnologia nella propria quotidianità, ed evitando dunque di diventarne inconsapevolmente schiavi.
Ricordiamo che Digital Wellbeing è arrivato su Google Pixel e Android One con sistema operativo Android 9 Pie lo scorso novembre.