Il raggio d’azione di bigG tocca ormai gli ambiti più svariati del mondo tecnologico: dall’universo mobile al cloud storage, dalle soluzioni per i professionisti alle energie alternative. Non bisogna però dimenticare che il core business del gruppo è sempre stato e continua ad essere quello legato alle inserzioni pubblicitarie online, capace di garantire la fetta più grande degli introiti che arrivano nelle casse del motore di ricerca.
È dunque del tutto naturale che l’azienda sia costantemente impegnata nel fornire nuove soluzioni agli inserzionisti, per aumentare l’efficacia delle loro campagne e dei loro investimenti. La novità annunciata nelle ore scorse si inserisce perfettamente in quest’ottica: a partire da oggi è possibile acquistare spazi pubblicitari in tempo reale sugli oltre due milioni di siti presenti nel Google Display Network, tenendo conto della loro visibilità. In altre parole, con una mossa di questo tipo si pone l’attenzione su un fattore determinante per il successo dell’advertising: perché possa raggiungere il suo obiettivo, l’inserzione dev’essere almeno visualizzata da chi naviga.
Per valutare se uno spazio è da considerare visibile o meno, bigG si affida agli standard dettati da IAB (Interactive Advertising Bureau): per essere definita tale, un’inserzione deve comparire per un secondo o più sul monitor o display dell’utente, con almeno il 50% dell’area visualizzata a schermo.
Google ha già parlato più volte di come tenere conto della visibilità di un elemento rappresenti il futuro per i media. Basandosi su questo approccio i brand saranno in grado di creare campagne pubblicitarie creative sul Web preoccupandosi non solo del ritorno in termini di impression o azioni da parte degli utenti (click, acquisto, registrazione ecc.). In definitiva, in questo modo il motore di ricerca assicura agli inserzionisti che ciò per cui pagano non passerà inosservato, mettendo questi ultimi nella condizione di valutare l’efficacia dei propri investimenti secondo un nuovo criterio di valutazione.