Google, un dispositivo che si piega come un libro

Google potrebbe riprendere il progetto Microsoft Courier creando un tablet in grado di piegarsi in due, come un libro. Lo si apprende da un brevetto.
Google, un dispositivo che si piega come un libro
Google potrebbe riprendere il progetto Microsoft Courier creando un tablet in grado di piegarsi in due, come un libro. Lo si apprende da un brevetto.

Google sta valutando la possibile progettazione di un dispositivo con doppio schermo e-ink in grado di piegarsi come se fosse un libro. Lo si apprende da un brevetto depositato dalla nota azienda presso l’US Patent and Trademark Office, che ne svela anche il design.

Il progetto appare familiare poiché non si tratta del primo device elettronico creato con un approccio del genere: ricorda infatti moltissimo Microsoft Courier, il tablet pieghevole che il gigante di Redmond ha poi deciso di non introdurre mai sul mercato ma che, in realtà, aveva un grande potenziale. Il form factor imita infatti un’esperienza di lettura tradizionale e Google potrebbe pertanto riprenderne il progetto, migliorandolo però sotto il profilo delle caratteristiche.

Mentre infatti Courier utilizzava la tecnologia LCD per i display, il brevetto di Google presenta la tecnologia e-ink, la medesima utilizzata negli eBook-reader e volta a fornire migliori performance in ambito lettura; inoltre, com’è possibile vedere dal concept, il dispositivo sarebbe dotato di una fotocamera che potrebbe esser potenzialmente sfruttata per tracciare il movimento degli occhi. In tal modo all’utente basterebbe spostare lo sguardo per sfogliare automaticamente le pagine digitali.

Brevetto Google per un dispositivo a forma di libro

Brevetto Google per un dispositivo a forma di libro

Probabile pertanto che il dispositivo garantirebbe una piena integrazione con il servizio Google Play Book, così da fornire le tipiche funzioni da ebook-reader ma proposte in maniera innovativa. Trattandosi però di una proprietà intellettuale, non è certo che il gigante statunitense decida davvero di costruire un dispositivo del genere, ma vi è sempre una buona possibilità dato l’interesse che il progetto Courier aveva scatenato tra l’utenza online.

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