Mentre Google Apps torna a far parlare di sè grazie al nuovo tool compreso nella suite Google Docs, il blog italiano di Google fa un annuncio che nel nostro paese ha un valore suo tutto particolare: «da oggi Google Apps, la nostra suite di servizi in web hosting, che comprende Gmail, Calendar, Google Talk, Start Page e Documenti, è disponibile anche in italiano. Tra gli elementi che non sono più esclusivamente in lingua inglese vi sono il pannello di controllo, gli strumenti di migrazione delle email, la Start Page e l’edizione Premier di Google Apps, rivolta alle imprese».
La traduzione del servizio si affianca alla disponibilità in Google Documenti di una nuova opzione per la creazione, l’editing e la condivisione di presentazioni: «le “presentazioni” si vanno ad aggiungere così ai precedenti “documenti” e “fogli di calcolo”, completando la suite di applicazioni per creare, raccogliere e condividere documenti online. Esattamente come per gli altri applicativi anche le presentazioni possono essere modificate e condivise da uno o più utenti allo stesso tempo, utilizzate per importare e salvare su Internet presentazioni di cui già disponiamo e mostrate immediatamente, senza bisogno di installare alcun software».
Così facendo Google completa, come previsto, la propria suite dotandola degli aspetti principali con cui Microsoft dota la propria suite Office. Le due offerte non sono forse in concorrenza diretta, ma i tecnici di Redmond hanno intuito il pericolo ed hanno già opposto resistenza al modello software-as-a-service made in Mountain View.
Lo strumento di creazione delle presentazioni permette di:
- inserire ed ordinare le slide;
- inserire e modificare contenuti testuali;
- inserire ridimensionare immagini;
- modificare il tema della slide scegliendo in una collezione predefinita.
L’aspetto più importante su cui si è focalizzato il progetto è la condivisione: ancora una volta lo strumento è studiato per permettere l’editing di squadra sui progetti, il che rappresenta un prepotente punto di forza per una suite che ha invece il proprio tallone d’Achille nella povertà di strumenti di editing a disposizione. Per Google, però, l’obiettivo non è immediato: il SaaS è ai primi passi e la complessità del servizio non è per forza di cose sintomo di qualità. Il servizio punta infatti a coprire innanzitutto le funzioni più usate, fornendo l’utenza di uno strumento semplice, snello e gratuito. Spiega Alessio Cimmino, Corporate Communications & Public Affairs Associate: «esattamente come per gli altri applicativi anche le presentazioni possono essere modificate e condivise da uno o più utenti allo stesso tempo, utilizzate per importare e salvare su Internet presentazioni di cui già disponiamo e mostrate immediatamente, senza bisogno di installare alcun software. Time saving? noi crediamo di sì, ma l’ultima parola spetta a voi».