Si è trattato di un weekend particolarmente problematico per Google Docs. Quelli che sembravano essere problemi di affidabilità del servizio, sembrano anche essere problemi di sicurezza ed il tutto si fonde in una situazione poco chiara attorno alla quale sta venendo alla luce una nuova situazione di fragilità per il servizio “SaaS” in forza ai server Google.
Alcune segnalazioni sembrano indicare problemi di raggiungibilità dei documenti in data 28 Marzo. La bacheca dell’App Status non sembra confermare, notificando invece problemi di irraggiungibilità per altri servizi del gruppo. Mentre i documenti rimangono irraggiungibili, però, emergono dettagli differenti che sembrano girare su altri fronti gli interrogativi relativi al servizio: non è nell’affidabilità il vero problema, quanto bensì nella sicurezza.
Ade Barkah è il blogger che ha sollevato il vespaio. Il suo post è datato 26 Marzo e segnala una composita situazione problematica nel servizio Docs. In data 28 Marzo (quando Google avrebbe sperimentato problemi non documentati sui server), Barkah ha ringraziato Google per il feedback che stava ricevendo dagli esperti di sicurezza di Mountain View, ma ancora il blogger non abbassa la guardia e non cancella il proprio monito pubblico. Il giorno precedente, nel frattempo, un post sul blog di Google Docs rendeva pubblico ogni problema e dalla confessione ne scaturivano i lavori dietro le quinte per sistemare la situazione.
In tutto Ade Barkah ha notificato tre vulnerabilità. Due sono relative a file o disegni immessi sui file depositati sui server Google (i disegni sono solo l’ultima delle funzionalità annunciate per rimpolpare l’offerta), mentre una terza rimane priva di dettagli a causa di ciò che avrebbe potuto comportare in seguito a pubblica notifica. Quel che si viene a sapere è che Google era a conoscenza dei problemi fin dal 18 Marzo, ma il ritardo nella risposta ha convinto Barkah ha rendere pubbliche le proprie scoperte. Nella propria ammissione Google ha sminuito i problemi emersi ed ha annunciato informazioni isolutive tramite progressive integrazioni all'”help” del servizio.
Tutto in un weekend: dalla pubblica notifica alla pubblica ammissione, fino al pubblico intervento tra le ipotizzate sospensioni del servizio. La situazione appare ripristinata, ma le vulnerabilità emerse stemperano nuove valutazioni e nuovi interrogativi sulla realtà Google Docs.