Il costante impegno di Google nell’ambito della produzione di energia pulita è testimoniato dall’investimento annunciato nei giorni scorsi per un nuovo parco eolico in Texas. Sfruttare le fonti rinnovabili diventa però quasi del tutto inutile se poi l’utente finale non ripone la dovuta attenzione ai consumi. Il gruppo di Mountain View ha intenzione di lavorare anche su questo, come dimostrano i 2,65 milioni di dollari messi a disposizione della Energy Foundation.
Si tratta di un’associazione con sede a San Francisco che, oltre a promuovere la diffusione di sistemi per la produzione di energia pulita come gli impianti fotovoltaici o eolici, chiede alle istituzioni e agli organi politici di attuare riforme che possano condurre il paese verso un utilizzo più intelligente delle risorse energetiche. Il denaro donato da Google ha proprio questo scopo: informare in merito a cosa conduce il comportamento di ognuno nella propria abitazione, sia sulle proprie tasche che a livello collettivo.
Come sarebbe poter monitorare i consumi dell’energia elettrica in tempo reale, anziché ricevere una bolletta mensile o bimestrale? E se elettrodomestici, condizionatori e luci potessero regolarsi automaticamente per risparmiare energia e denaro? Facendolo in ogni abitazione sarebbe possibile migliorare la rete di distribuzione e salvare miliardi di dollari.
La strada imboccata negli ultimi anni è quella giusta, ma resta ancora molto da fare. In un post comparso sul blog ufficiale, Michael Terrell (Senior Policy Counsel, Energy & Sustainability di Google) individua tre punti di fondamentale importanza ai quali il colosso dei motori di ricerca intende contribuire.
- Istituzione di tariffe per l’acquisto di energia elettrica che spingano i consumatori a un utilizzo più intelligente, come la possibilità di accendere gli elettrodomestici in un particolare momento della giornata;
- migliorare l’accesso al mercato dell’energia sia per l’utenza domestica che per quella professionale, così che tutti possano beneficiare di un uso più responsabile;
- i clienti delle compagnie dovranno avere un maggiore controllo sulle informazioni che li riguardano (ad esempio abitudini e consumi), oltre alla possibilità di scegliere con chi condividerle.
Iniziative come questa, unite a una sempre maggiore diffusione di impianti (privati e non) per la produzione di energia da fonti rinnovabili, possono condurre a un futuro segnato dalla sostenibilità ambientale e a un mercato energetico caratterizzato da maggiore concorrenza a beneficio dei consumatori.