Come si sa, i doodle di Google sono spesso dei capolavori e quello di oggi, che omaggia Bach nel giorno del suo compleanno è forse tra i più belli e interessanti. Questo perché, per la prima volta, abbiamo un doodle che sfrutta, seppur in modo basilare, una sorta di software IA per funzionare.
Per celebrare il 334° compleanno del compositore Johann Sebastian Bach, il doodle consente di scrivere un paio di barre di spartiti, scegliere una chiave e poi lasciare che l’intelligenza artificiale faccia il resto, aggiungendo una melodia e uno stile finale all’opera. Ci sono anche funzionalità per gli utenti un po’ più esperti e un paio di brani preimpostati. Alla fine, il risultato è più di quanto ci aspetteremmo, e c’è il rischio che ci porti via più tempo del previsto (sicuramente più di molti doodle del passato).
Un po’ di tecnica
Il doodle è basato su Coconet, un modello di apprendimento automatico sviluppato apposta per gestire e modificare sequenze musicali temporali. Il team ci ha lavorato per tre anni, proprio per essere pubblicato oggi. L’IA di bordo ha analizzato, in tutto questo tempo, un set di 306 armonizzazioni corali di Bach ed è questo che gli consente di generare melodie polifoniche nello stile del compositore. Ecco cosa scrive Google:
Per capire la qualità di Coconet basta prendere un pezzo da Bach, cancellare casualmente alcune note e chiedere al modello di indovinare quelle mancanti dal contesto. Il risultato è un modello versatile, che accetta punteggi arbitrariamente incompleti come input e riesce a risolverli, completamente. Questa configurazione copre una vasta gamma di compiti musicali, tra cui l’armonizzazione delle melodie, la creazione di transizioni fluide, la riscrittura ed elaborazione di musica esistente o composta da zero.