Dopo le dettagliatissime mappe digitali che hanno fotografato quasi tutte le zone del mondo sia dall’alto che a livello stradale, ecco che per Google si aprono adesso le porte di uno dei database più completi per quanto riguarda le foto degli oceani.
Secondo un accordo raggiunto tra la Noaa, l’agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera, e Google, un enorme archivio di foto che ritraggono le condizioni degli oceani verrà messo a disposizione del colosso di Mountain View, al punto che chiunque potrà quanto prima navigare (quasi letteralmente) nelle profondità degli abissi esattamente come già fatto finora per le esplorazioni virtuali sulla terraferma riprese in Google Earth o Google Maps.
In cambio di tale concessione, Google supporterà l’agenzia americana nella produzione di software in grado di raccogliere e di rendere fruibile con facilità tutto il materiale. Sarà quindi compito di Google quello di organizzare al meglio l’intero database per renderlo comodamente accessibile al grande pubblico.
I dati in arrivo aumenteranno decisamente il dettaglio e la completezza di quelli attualmente disponibili su Google Earth, anche se l’obiettivo della Noaa è il progetto “Science on a Sphere“, che si propone di far visualizzare questi dati su un dispositivo touchscreen di forma sferica, raggiungendo una dose di realismo altissima.
L’ambizione è quella di aggiungere ai dati anche la dimensione del tempo, consentendo quindi agli utenti di poter vedere non tanto una rappresentazione statica di un determinato fondale, ad esempio, ma di poter vedere cosa succedere in tempo reale.
A tal fine la Noaa ha in mente un altro progetto legato alla nave ammiraglia dell’agenzia, la “Okeanos Explorer“, un progetto che dovrebbe consistere nella raccolta di immagini e video in alta risoluzione provenienti dall’imbarcazione che saranno poi immagazzinati e rielaborati al fine di consentire un’esplorazione efficiente e fedele dei fondali marini.