Google Drive è molto di più che un semplice contenitore online dove riporre i propri file. È una piattaforma in continua evoluzione, nata dall’esperienza acquisita con Google Docs per lanciare la sfida a servizi di cloud storage come Dropbox, ma che in futuro metterà nuovi strumenti nelle mani di utenti e sviluppatori. A quest’ultima categoria è rivolta la novità Site Publishing, annunciata da bigG con un post comparso sul blog ufficiale e firmato da Eric Gilmore.
Da oggi è possibile realizzare applicazioni che consentono l’upload programmato di contenuti Web in una cartella pubblica, sia da parte di chi detiene il controllo dello spazio su Google Drive che da parte degli utenti. I file potranno poi essere distribuiti tramite un link. Garantito anche il pieno supporto al linguaggio JavaScript. Pubblicare documenti o altro materiale direttamente da un’applicazione Drive è piuttosto semplice e richiede due step: creare una directory accessibile da chiunque, dunque pubblica, e utilizzare un link che punti alla “root folder”, ovvero la cartella principale (webViewLink) per il caricamento dei contenuti. Un primo esempio pratico di Google Drive Site Publishing è già online.
La possibilità di pubblicare file in questo modo apre la strada a numerose possibilità per chi sviluppa applicazioni. Realizzare uno strumento dedicato ai blogger, creare un processo per la condivisione di documenti aggiornati, caricare immagini in una galleria: tutto ciò che riguarda l’upload su Google Drive e la visualizzazione di un file all’interno del browser può beneficiare di Site Publishing.
Per chi utilizza il servizio da dispositivi mobile si segnala l’aggiornamento del software rilasciato nelle ore scorse, destinato sia alla piattaforma Android che all’ecosistema iOS. Tra le migliorie introdotte spicca la possibilità di aprire i fogli di lavoro con un editor integrato direttamente nell’app, che mette a disposizione strumenti di formattazione e la visualizzazione in tempo reale delle modifiche apportate dai collaboratori, proprio come avviene nella versione Web della piattaforma.