Chi utilizza Google Drive da qualche tempo lo sa bene: il volume di documenti e contenuti salvati sulla piattaforma di cloud storage aumenta progressivamente e con il passare degli anni trovare ciò che si sta cercando può diventare una vera e propria impresa, nonostante la barra di ricerca integrata. Le cose stanno per cambiare, grazie all’integrazione di una tecnologia chiamata Natural Language Processing.
Natural Language Processing
Come si può intuire già dal nome, NLP è sostanzialmente un sistema che si occupa di interpretare il linguaggio naturale, permettendo così agli utenti di scrivere nella barra di ricerca una stringa qualsiasi con riferimenti agli elementi da trovare, anche senza seguire una sintassi rigida e precisa. Capita infatti a volte di non ricordare il nome di un file o la data esatta del salvataggio: ecco che è dunque sufficiente digitare “Trovami la lettera inviata a Giovanni tre mesi fa” per veder comparire l’elemento tra i risultati. Si tratta, secondo bigG, di una tecnologia in grado di perfezionarsi con il passare del tempo e man mano che la si utilizza, in pieno stile machine learning.
Natural Language Processing (NLP) è un modo elegante per dire “cerca come parli”. Potete scrivere cose come “trova i fogli del mio budget per il dicembre scorso” oppure “mostrami le presentazioni di Anissa”. Drive capirà il significato e permetterà di selezionare uno specifico risultato di ricerca.
Un’altra novità annunciata dal gruppo di Mountain View per Drive è l’autocorrettore che identifica gli errori di battitura e li corregge, sempre relativamente alle ricerche. L’introduzione avverrà entro i prossimi giorni, per tutti gli utenti e a livello globale.