Ask Jeeves, il secondo più importante motore
di ricerca secondo Nielsen/NetRatings, utilizzerà, a partire dal 3 settembre
di quest’anno, il servizio di links a pagamento offerto da Google. Inoltre,
l’accordo
mette Ask Jeeves nelle condizioni di gestire il programma di Google unitamente
alla tecnologia di ricerca Teoma. Per Google, l’accordo permette di estendere
i propri confini ai milioni di utenti unici di Ask Jeeves, un incredibile
bacino di utenza. Ask Jeeves, dunque, nella speranza di porre fine all’ormai
storico trend di perdite, si affiderà, per la visualizzazione dei risultati
al suo più famoso rivale, Google, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere
100 milioni di dollari di profitti nei prossimi tre anni.
I 100 milioni stimati dal contratto sono stati calcolati in base
all’andamento del traffico dei principali siti di ricerca di Ask Jeeves,
e cioè ask.com e teoma.com. Tuttavia nè i vertici di Ask Jeeves
nè quelli di Google hanno voluto fornire dettagli su come verranno divisi
i profitti, anche se si intuisce che la maggior parte finiranno nelle casse
di Ask Jeeves.
“Utilizzando il servizio di Google insieme alla nostra tecnologia
di ricerca Teoma, forniremo un grande sistema di ricerche ai milioni di utenti
di Ask.com e Teoma.com,” ha affermato Skip Battle, direttore esecutivo di Ask Jeeves, Inc. “L’accordo con Google inoltre accresce notevolmente i nostri profitti.”
“Questo accordo metterà i nostri inserzionisti davanti a milioni
di nuovi utenti fornendo loro comunque opportunità distinte da quelle offerte
da Ask Jeeves,” ha affermato entusiasta Eric Schmidt, chairman e CEO di Google.
“Google e Ask Jeeves condividono la stessa visione di rendere più semplice
e veloce la ricerca sul Web. Lavorando insieme, aiuteremo a crescere l’intero
mercato delle ricerche.”
Un accordo indubbiamente significativo, frutto delle strategie piuttosto
aggressive di Google, che ridefinisce fortemente tutto il mercato dei motori
di ricerca e di cui certo non sarà felice Overture Services con cui Ask Jeeves era in affari per il medesimo servizio. Tra l’altro già nel mese di maggio, AOL
aveva concluso un accordo analogo a questo sempre con Google e sempre dando
il ben servito ad Overture causando una inevitabile caduta del suo titolo
al Nasdaq. “Gli accordi che stiamo stipulando sono ancora più numerosi di
quelli che stiamo perdendo e ritengo che stiamo stipulando tutti quelli più
buoni,” afferma Ted Meisel CEO di Overture. Meisel ha poi continuato confermando
che i profitti non saranno lontani da quelli stimati inizialmente. Comunque
un duro colpo per la società di Pasadena che per anni è stata leader di questo
mercato.
In ultimo: Yahoo, spettatore indirettamente interessato all’accordo
nonchè principale fonte di guadagno per la società di Mountain View, ha deciso,
dopo diversi tentennamenti di rinnovare
ancora, per soli tre mesi, il contratto con Google. Un rinnovo di breve durata
evidentemente sintomo di incertezza, in attesa che la situazione sia più
nitida