Google ed eBay hanno firmato un accordo pluriennale con il quale da una parte riallacciano un rapporto cooperativo che sembrava essersi sfilacciato e dall’altra pongono basi importanti per imporre al mercato il click-to-call come nuova forma promozionale. Tale formula prevede che l’utente possa cliccare su una promozione per contattare direttamente il promotore, il che potrebbe facilitare l’incontro tra venditore ed acquirente coadiuvando tanto il mercato di Google quanto quello di eBay e dei propri negozi/venditori affiliati.
Così come Yahoo detiene l’esclusiva per le promozioni eBay negli Stati Uniti, Google ha firmato per l’esclusiva al di fuori di tale ambito. Secondo quanto previsto dall’accordo, v’è totale comunanza di interessi anche per quanto concernente il VoIP: tanto Google Talk quanto Skype potranno essere adoperati per effettuare le chiamate e così facendo Skype raddoppia l’esposizione già avviata in precedenza con l’accordo co-firmato da Yahoo. Non sono stati resi noti i dettagli economici dell’accordo.
Secondo Eric Schmidt il potenziale del click-to-call è grande in quanto «la velocità è tutto»: il venditore deve poter saper rispondere all’acquirente nel momento stesso in cui l’acquirente pone la domanda in quanto è solo riducendo il tempo di vita del desiderio che si può concretizzare al meglio l’atto di vendita ottenenendo quanti più movimenti possibili. Google ottiene un vantaggio indiretto grazie alle promozioni ed alla ricerca, eBay ottiene vantaggi indiretti grazie al maggior numero di vendite ed ai relativi introiti trattenuti. Entrambi, inoltre, incassano un ambito aggiuntivo per imporre i propri strumenti di telefonia tramite protocollo IP con tutti i vantaggi conseguenti relativi all’occupazione del settore VoIP.
L’attenzione si sposta ora all’apertura di Wall Street, dove i titoli GOOG ed EBAY dovrebbero giovarsi dell’accordo comunicato nelle ultime ore. Entrambi i titoli vivono un momento di sostanziale discesa con il titolo Google fermo ben al di sotto della soglia dei 400 dollari (più volte, ed ampiamente, superata) e le azioni eBay in calo ormai da tempo sotto la pressione proveniente dall’accresciuta concorrenza tanto nella vendita online quanto nel settore della telefonia web.