Meno 6 all’inizio ufficiale dell’asta per i titoli Google. E’ questo l’annuncio del Wall Street Journal il quale, senza citare prove o fonti ufficiali per il dispaccio rilasciato, indica il 10 Agosto come la data probabile per il lancio. La notizia rimbalza immediatamente su altre testate statunitensi (ivi comprese USA Today, CNN Money e molte altre) e l’annuncio viene considerato da tutte assolutamente affidabile.
Le prime avvisaglie di un avvicinamento a grandi passi verso il momento fatidico sono giunte negli ultimi giorni direttamente da Google: il motore di ricerca ha predisposto infatti una apposita pagina presso la quale i potenziali acquirenti potranno trovare tutto quanto necessario per dar luogo alla propria offerta per le azioni dell’azienda. Prezzo previsto: tra i 108 e i 135 dollari.
Il periodo pre-IPO è caratterizzato da una vera e propria febbre-Google. Voci e ipotesi si sovrappongono, le testate stanno analizzando sotto ogni angolazione quello che a molti sembra un pericoloso rigurgito dell’era delle dotcom, ed in molti vanno criticando quel rapporto instauratosi tra il marchio Google e l’utenza (con quest’ultima spinta inconsciamente verso un acquisto che non trova nella matematica economica adeguate sicurezze).
Nel contempo viene a galla l’ennesima vicenda legale che coinvolge il colosso di Larry Page e Sergey Brin: Google, Yahoo! ed altri grandi siti sarebbero sotto accusa per aver promosso siti dediti al gioco d’azzardo. In particolari regioni tale attività è regolamentata in modo tale per cui i siti incriminati presso la Corte Superiore di San Francisco sarebbero potenzialmente condannabili per il reato contestato. Facendo fede alla politica già precedentemente adottata in casi simili, i vertici di Google hanno preferito rilasciare un semplice “no comment”, rinviando così al post-IPO ogni querelle.