Google potrebbe essere a un passo dall’introduzione di una nuova funzionalità per fornire i risultati delle ricerche online in tempo reale, sulla falsa riga di quanto realizzato da Twitter. Modificando la URL della pagina dei risultati, nella versione statunitense, è possibile restringe il campo di ricerca ai contenuti indicizzati dal crawler di Google nel corso degli ultimi minuti e in alcuni casi degli ultimi 30 secondi.
Sul blog della startup Omgili’s, Ran Geva ha recentemente pubblicato un post nel quale viene illustrata la procedura da seguire per ottenere risultati pressoché in tempo reale dal famoso motore di ricerca di Mountain View. All’interno della URL che rinvia ai risultati limitati a un certo periodo di tempo, solitamente dalle ultime 24 ore all’ultimo anno, si trova il parametro QDR, acronimo utilizzato probabilmente per indicare la dicitura Query Date Range. Le tre lettere sono seguite da un codice alfanumerico che – scrive Geva – può essere modificato dall’utente, riducendo così l’intervallo temporale entro il quale effettuare la ricerca online.
Solitamente il parametro QDR è impostato sul valore “d” per limitare la ricerca tra i contenuti indicizzati nel corso dell’ultima giornata. Così, sostituendo semplicemente la “d” con una “n” nella URL si possono ottenere i risultati creati negli ultimi minuti da Google. La ricerca può essere ulteriormente affinata aggiungendo un numero alla “n”: “n10” farà sì che i risultati mostrati siano legati ai contenuti indicizzati dal motore di ricerca negli ultimi dieci minuti. Per rendere il sistema ancor più in tempo reale è sufficiente inserire dopo QDR il codice “s30”. In questo caso la pagina dei risultati mostrerà i link verso i contenuti inseriti nel corso degli ultimi 30 secondi.
Benché tale funzionalità si riveli particolarmente comoda per affinare le proprie ricerche online non può essere definita come una soluzione in real time vera e propria. Il sistema restituisce le ultime pagine in ordine di tempo indicizzate da Google, ma ciò non significa sempre che tali contenuti siano stati prodotti negli ultimi minuti. A volte il crawler del motore di ricerca tarda a catalogare le pagine online di un’ampia gamma di siti web.
La particolarità rilevata da Ran Geva, e probabilmente da numerosi altri utenti dal momento in cui furono introdotte le nuove funzionalità di Google, dimostra comunque come il celebre motore di ricerca sia ormai a un passo dalla realizzazione di un sistema in real time genuino. Nel corso degli ultimi mesi, lo stesso cofondatore di Google – Larry Page – ha sottolineato più volte la necessità di rendere il sistema in tempo reale per fornire un servizio più efficace e risultati maggiormente capillari agli utenti. Secondo numerosi osservatori, l’implementazione di un sistema in real time non sarà comunque immediata: occorreranno alcuni aggiustamenti per gli algoritmi e alcune modifiche strutturali ai data center per gestire al meglio la grande mole di dati generata in tempo reale.